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Asl L’Aquila, somministrati più di 20mila vaccini antinfluenzali

L’Aquila. Influenza stagionale: dopo le 20.000 dosi di vaccino somministrate in tutta la provincia Aquilana, dal 10 novembre scorso a oggi, con la collaborazione dei medici di famiglia, la Asl spedisce 4.000 lettere a casa di chi compie 65anni, altre 300 agli allevatori e analoghi inviti a personale della scuola, forze dell’ordine e associazioni di volontari che cooperano col 118 per il soccorso di emergenza.

L’azienda sanitaria, in attesa del rush finale (la campagna vaccinazioni, iniziata il 10 novembre scorso, si concluderà il 31 dicembre prossimo), si attiva con un’azione conclusiva per spingere ancora le persone a rischio a farsi inoculare la dose. La gente finora ha risposto bene all’invito a vaccinarsi contro il virus stagionale dell’influenza e la Asl vuole fare ancora proseliti per alimentare il più possibile l’afflusso degli utenti nei centri vaccinali aziendali di tutta la provincia.

Da oggi, fino alla fine dell’anno la Asl, insieme al prezioso contributo dei medici di famiglia, conta di spingere al massimo la macchina delle vaccinazioni. “Va ricordato ancora”, dichiara Domenico Pompei, direttore del dipartimento di prevenzione a cui fa capo il servizio di Igiene pubblica della Asl, “che vaccinarsi è attualmente l’unica forma di protezione contro l’influenza. Le categorie a rischio, soprattutto (ma non solo) over 65 e persone con malattie croniche, sono le più vulnerabili. Il vaccino serve non solo a tutelarsi ma anche ad evitare di ammalarsi di altre patologie che possono provocare effetti molto seri in coloro che sono già fragili. Studi consolidati a livello mondiale dimostrano che il vaccino è sicuro e che è uno scudo insostituibile contro il rischio influenza”.

Quest’anno la Asl, unica in regione, ha attivato un sistema informatizzato che, tramite la Rete predisposta all’interno dell’azienda, consente di conoscere, in tempo reale e in qualunque momento, numero di dosi somministrate e giacenze disponibili, permettendo di avere sempre il polso della situazione e di mettere in atto tutte le azioni necessarie per dare massima efficacia alla vaccinazione. Grazie alla Rete messa a punto, anche i medici di base hanno l’opportunità di monitorare i loro assistiti su quantità di vaccino già inoculata e numero di utenti ancora da proteggere tramite somministrazione del farmaco. Una svolta importante, rispetto allo scorso anno, quando Asl e medici di famiglia utilizzavano registri cartacei per la ‘contabilità’ delle vaccinazioni.