L’Aquila. Buoni pasto per i lavoratori delle farmacie comunali dell’Aquila. E’ la richiesta avanzata dalla Cisl nell’incontro, che si è svolto ieri, alla presenza del presidente dell’Afm, Giorgio Masciocchi, e delle altre organizzazioni sindacali.
In discussione, oltre ai ticket restaurant, anche la regolamentazione delle assemblee dei lavoratori e altri punti all’ordine del giorno. “Abbiamo sollecitato”, dichiara Elvezio Sfarra, responsabile Cisl dell’Aquila, “l’erogazione dei buoni pasto per i dipendenti Afm, che attualmente usufruiscono di un servizio mensa nell’ex Onpi. Soluzione, questa, che pone più di un problema logistico, considerata la dislocazione periferica di molte farmacie comunali”.
La dirigenza dell’Afm ha rigettato, per il momento, la richiesta di cui si tornerà a parlare nel prossimo incontro con i sindacati, motivando tale scelta “con una questione di principio, relativa alla stretta applicazione del contratto e come una scelta di cassa”.
“Entrambe le motivazioni sono infondate”, incalza Sfarra, “a nostro avviso l’erogazione dei ticket, in sostituzione o a integrazione del servizio mensa, consentirebbe un risparmio in bilancio garantendo ai lavoratori di usufruire di un servizio migliore. L’Afm ha mostrato apertura verso la possibilità di valutare una doppia dislocazione della mensa, ad est e ovest della città, per evitare ai lavoratori Afm spostamenti eccessivi durante la pausa pranzo”.
La trattativa si è interrotta con la richiesta, da parte delle organizzazioni sindacali, della convocazione di un nuovo tavolo di trattativa per definire la questione dei buoni pasto, la regolamentazione delle assemblee del personale e altri punti all’ordine del giorno.