La coppia, infatti, vinse due miliardi e mezzo di lire grattando un biglietto del “gratta e vinci”. Quando i due si presentarono al Monopolio per la riscossione, la cifra vinta non venne, però, pagata, poiché il biglietto presentava delle anomalie.
La coppia non si diede per vinta e presentò un esposto al Tribunale di Avezzano, ma oltre al danno anche la beffa. I due vennero, infatti, accusati di truffa al Monopolio dello Stato. L’accusa era quella di aver contraffatto il biglietto e di aver tentato di riscuotere la cifra.
All’assoluzione dei due ha contribuito una dipendente della ricevitoria dove fu acquistato il “gratta e vonci”, che in tribunale ha assicurato di aver visto i coniugi che si accingevano a grattare il biglietto proprio davanti ai suoi occhi. Il biglietto, dunque, fu contraffatto, ma non dalla coppia che dopo 9 anni ha finalmente visto l’assoluzione.
Francesca Lustrati