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L’Aquila, Consiglio Comunale straordinario su proroga tasse. Chiodi: “l’ultimo scoglio resta Tremonti”

L’Aquila. Prorogare la detassazione fino al 30 giugno 2011, rateizzare i rimborsi, applicare, per la restituzione, il regime delle aliquote, con la detassazione totale per redditi inferiori a 12 mila euro annui, tassazione al 23% per redditi inferiori a 100 mila euro ed al 33% per redditi superiori a 100 mila euro.

Sono le linee programmatiche contenute nel documento illustrato questa mattina nel corso del Consiglio comunale straordinario de L’Aquila, interamente dedicato alla proroga delle tasse per le popolazioni colpite dal terremoto. Manca poco, infatti alla scadenza, prevista proprio per giugno, della sospensione del pagamento dei tributi nell’area del cratere.

Il documento è stato condiviso dai consiglieri comunali, da alcuni parlamentari abruzzesi, dal Commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi, dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e da rappresentanti delle forze di maggioranza e di opposizione.

Le richieste saranno ora trasferite al Governo nazionale.

Ed è stato un consiglio comunale abbastanza discusso, che ha visto pareri discordi in particolare sulla questione relativa alle percentuali di tassazione.

Ma sono anche altre le proposte contenute nel documento. A cominciare dal congelamento del pagamento mutui per proprietà ad uso abitativo e produttivo inagibili, con l’eliminazione della maturazione di interessi sul debito residuo, fino al rientro del bene nel pieno possesso, con dichiarazione di agibilità o, in subordine, fino al 30 giugno 2011; la proroga della cassa integrazione in deroga fino al 30 giugno 2011; l’azzeramento delle spese fisse per le utenze intestate agli abitanti per tutto il periodo di divieto di abitabilità; la creazione di un Confidi di Stato (Fintecna) per agevolare l’accesso al credito; il congelamento per 5 anni (senza maturazione di interessi o sanzioni) delle imposte e dei contributi iscritti a ruolo (Equitalia) a qualsiasi titolo di pagamento; la cancellazione delle iscrizioni nelle banche dati interbancarie delle segnalazioni successive al 6 aprile 2009 e la cancellazione dei protesti nel registro della Camera di Commercio; il congelamento dei finanziamenti, dei prestiti, dei mutui chirografari e dei castelletti commerciali di ogni tipo fino ad un massimo di 5 anni, con la possibilità di rinegoziare la proposta per entrambi i contraenti; la rivisitazione e la modifica del correttivo territoriale degli studi di settore.

Un documento particolarmente ricco, dunque, licenziato non senza polemiche e contrasti. A partire dalla scarsa partecipazione registrata tra le fila dei parlamentari. “Quattro parlamentari su 21” hanno tuonato dai banchi dell’IdV “fa riflettere sul fatto che chi non è dell’Aquila non capisce il dramma che stiamo vivendo”.

“Per la proroga delle tasse stiamo facendo i nostri passi” ha detto Chiodi. “Ne ho parlato qualche giorno fa col Presidente del Consiglio e il sottosegretario Gianni Letta è stato sollecitato in tutti i modi. Resta la riserva del ministro Tremonti che rifiuta anche di incontrarci”.

Il governatore dell’Abruzzo e commissario per la ricostruzione ha, così, preso atto delle richieste contenute nel documento unitario, assicurando che si farà portavoce al Governo. “Siamo convinti che questa è una battaglia molto importante” ha aggiunto “ma sappiate che la classe dirigente locale sarà credibile solo se chiederà cose possibili. Proroga delle tasse per tutti? Riflettiamo bene perché volere troppo potrebbe significare non portare a casa nulla”.

Chiodi ha poi citato alcuni dati Cresa sulla crescita economica dell’Abruzzo, che vedono L’Aquila, nel primo trimestre 2009, con un Pil in leggera crescita ma, comunque, in forte affanno rispetto alle altre province abruzzesi.

“Nel quadro di una crisi generalizzata” ha detto il Commissario “dal Governo non possiamo pretendere privilegi, ma solo che aiuti L’Aquila ad andare avanti con le stesse difficoltà di altre realtà territoriali. Le stesse, non di più”.

Chiodi ha annunciato, infine, che la prossima settimana “saremo in grado di destinare 122 milioni di euro, una cifra che va a sanare parte delle situazioni lasciate aperte dalla Protezione civile, prima che assumessi l’incarico di Commissario”. Una somma che, tuttavia, rappresenta solo una minima parte del totale, che finora ammonta a ben 375 milioni di euro. Di questo, Chiodi ne discuterà con il vice Capo della Protezione civile Franco Gabrielli, fino a qualche giorno fa Prefetto dell’Aquila.

Marina Serra