L’Aquila. Ha avuto inizio questa mattina, presso l’Auditorium “Del Tosto” di Pizzoli, il II° Raduno Provinciale dei Bersaglieri, organizzato dalla Sezione “G. Santamaria” di L’Aquila, con il patrocinio ed il sostegno del Comune di L’Aquila, del Comune di Pizzoli e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila.
L’evento, che si inserisce tra le iniziative di Commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, si pone l’obiettivo di celebrare la memoria, “ricordando che la democrazia faticosamente conquistata – afferma il Presidente di Sezione, Carmine Scimia – è stata ottenuta grazie ai sacrifici di tutte le armi e dell’intera popolazione italiana.
Lo scopo che ci siamo prefissi, e per raggiungerlo abbiamo voluto coinvolgere anche i giovani alunni dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Pizzoli, non è quello di promuovere la Guerra e gli effetti disastrosi che essa comporta, ma al contrario, quello di ricordare che la spada, a qualsiasi titolo levata, non produce ne vincitori, ne vinti. Semmai dolori e sacrifici in tutti coloro che la combattono e che la subiscono.
Una manifestazione – continua il Presidente Scimia – che costituisce una valida occasione per avvicinare tutta la cittadinanza a uomini che hanno fatto grande il nostro Paese, contribuendo con tenacia alla sua unificazione”.
Anche dopo l’Unità d’Italia, i Bersaglieri vennero impiegati per contrastare il brigantaggio al Sud: un’occasione che dimostrò la loro particolare attitudine a combattere anche in situazioni difficili e in territori impervi.
Un incontro, quello di oggi, che ha visto protagonisti oltre 100 bambini, che con i loro lavori hanno partecipato attivamente alla prima giornata dell’evento, e un gruppo di ufficiali in congedo. Un focus sulla Prima Guerra Mondiale e la presentazione della Mostra realizzata dagli stessi alunni dell’istituto “Don Milani”, con immagini, reperti storici e riproduzioni di ambientazioni di guerra.
Il 1° Corpo dei Bersaglieri, nato nel 1836 per volere del Capitano Alessandro La Marmora era composto da uomini forti, veloci, capaci di resistere alle fatiche e con una mira impeccabile. Uomini addestrati alla corsa e al tiro, in grado di utilizzare moderni fucili a retrocarica, usati spesso per cogliere di sorpresa l’avversario.