L’Aquila. L’Aquila partecipa alla prima edizione della campagna d’informazione “Punto nel Vivo”, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico l’esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri.
Un “ordine“, quello degli imenotteri, che comprende oltre 100.000 specie d’insetti, tra i quali, i più noti e comuni sono api, vespe e calabroni.
“Sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti – dichiara il Dott. Francesco Murzilli, responsabile dell’U.O. di Allergologia dell’Ospedale SS. Filippo e Nicola di Avezzano – ma si stima che l’’allergia al veleno di Imenotteri possa provocare reazioni locali estese (dal 2,4% al 26%) o reazioni sistemiche più o meno gravi (dall’1% al 8,9%) di tipo respiratorio e cardiocircolatorio che si possono complicare fino alla morte: circa 10-20 decessi all’anno accertati in Italia.
Le persone che hanno le maggiori probabilità di contrarre questa allergia sono gli operatori che, per motivi lavorativi, si possono trovare più frequentemente in contatto con questi insetti: non solo gli apicoltori, ma anche giardinieri, agricoltori e più in generale chi svolge attività lavorative in all’aria aperta, in campagna o nei boschi.
Tutti questi operatori dovrebbero conoscere questa allergia e sapere come comportarsi in caso di reazione allergica. Va sottolineato che però i soggetti in assoluto più a rischio sono gli anziani e i cardiopatici perché, in caso di reazioni sistemiche o shock anafilattico, hanno una ridotta capacità di recupero”.
L’iniziativa “Punto nel vivo” è promossa dai “25 esperti” che fanno riferimento ai principali Centri Allergologici Specializzati nella diagnosi e terapia dell’allergia al veleno di imenotteri.
Con la campagna Punto nel Vivo i pazienti potranno trovare del materiale informativo che sarà disponibile nei prossimi giorni presso i Pronto Soccorso dell’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro.
La collaborazione con i Pronto Soccorso presenti sul territorio ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei cittadini su questa tipologia di allergia e sulle appropriate terapie per i pazienti a rischio.