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Neurochirurgia L’Aquila, Renato Galzio relatore in congressi in Russia, Brasile e Messico

L’Aquila. L’elevato ‘brand’ di qualità, costruito e mantenuto negli anni (in Abruzzo e fuori) continua a proiettare la neurochirurgia di L’Aquila in una dimensione di prestigio internazionale: dalla Russia al Brasile fino al Messico, passando per Verona, nel giro di poco più di un mese.

La prima data di rilievo, nella fitta agenda di eventi di grande risonanza, è quella di Mosca (8-10 ottobre prossimi) dove il prof. Renato Galzio, direttore del reparto di neurochirurgia del San Salvatore, sarà presente come unico relatore italiano (nella veste di ospite d’onore) alla conferenza internazionale promossa dalla federazione russa della branca.

Galzio figura tra i 5 relatori internazionali che avranno il privilegio di salire sul podio medico-scientifico in occasione di una ricorrenza storica, il 50esimo anniversario della fondazione del dipartimento di neurochirurgia di Mosca.

Un invito importante che fa seguito alla partecipazione al congresso mondiale di Roma, il 7 e l’8 settembre scorso, in cui a Galzio è stato affidato un corso di formazione per specialisti provenienti da varie parti del pianeta.

L’evento mondiale della capitale ha dato ulteriore lustro alla figura del neurochirurgo del San Salvatore tanto da essere chiamato, in Brasile, a tenere un corso di formazione preliminare al 16esimo congresso nazionale, fissato dal 20 al 24 ottobre prossimo a Maceiò.

Galzio, prima di tornare in Italia (5-7 novembre prossimi a Verona per dibattere i cosiddetti aneurismi giganti) deciderà, a chiusura della serie di ribalte internazionali, se volare in Messico, a Puerto Vallarta, dove si terrà il congresso mondiale di neuroendoscopia.

La notevole reputazione della neurochirurgia aquilana nel mondo scaturisce dagli alti livelli delle prestazioni raggiunti e mantenuti negli anni che ne hanno consolidato la posizione di centro di eccellenza, come certificano i dati.

Ogni anno il team guidato da Galzio, di cui è punto di forza il dr. Alessandro Ricci – a sua volta prossimo protagonista del corso di dissezione internazionale in programma a Benevento il 9 e 10 ottobre prossimi– esegue oltre 500 interventi di chirurgia cranica l’anno, di cui il 35% su pazienti provenienti da altre regioni ( nord Italia compreso) e il resto per lo più da altre Asl d’Abruzzo.

Il tratto distintivo del reparto aquilano è il trattamento di patologie vascolari: ogni anno vengono effettuati 40 interventi su aneurismi e 20 per malformazioni artero-venose intracraniche nonché 10 fistole artero-venose encefaliche e midollari. Gli interventi, molto delicati, consistono nel deviare il flusso sanguigno ad alta pressione dalle arterie alle vene.

Il centro del San Salvatore, inoltre, è l’unico in Abruzzo nei trattamenti dei cosiddetti ‘conflitti’ vascolari, la cui patologia più importante è la nevralgia del nervo trigemino, per la quale vengono compiute ogni anno 30 operazioni. Infine, l’Aquila, che ovviamente si occupa anche di patologia tumorale, sia cranica sia midollare, è speciale sede di riferimento per i tumori della base cranica e della ghiandola ipofisaria.