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Opi, reintrodotto un camoscio maschio nell’Area Faunistica

Opi. Nell’ambito del Progetto Life-Coornata, da poco concluso, che ha permesso di implementare negli ultimi quattro anni la tutela della popolazione di Camoscio d’Abruzzo presente nei 4 Parchi Nazionali dell’Appennino Centrale Parco nazionale d’Abruzzo, della Majella, del Gran Sasso-Monti della Laga, dei Monti Sibillini e nel Parco Naturale regionale Sirente-Velino, ieri un esemplare maschio è stato reintrodotto nell’Area Faunistica del Camoscio, a Opi.

L’operazione, condotta congiuntamente dal Parco d’Abruzzo e da quello dei Monti Sibillini, in relazione a scambi di individui tra la rete di Aree Faunistiche del Camoscio appenninico, ha permesso di ricostituire una coppia riproduttiva nell’area, essendo questa rimasta con una sola femmina.

Si tratta di un maschio di 3 anni di età di nome ‘Carlo Alberto’ in onore del primo presidente del Parco dei Monti Sibillini, apparso in ottime condizioni di salute alla visita del veterinario del Parco.

Sempre a tutela della fauna, nei giorni scorsi, il veterinario del Parco è intervenuto a Scanno per recuperare una cerva fuoriuscita dall’Area Faunistica di Collerotondo e avvicinatasi al centro abitato di Scanno.

L’operazione di cattura si è svolta senza particolari problemi e il personale del Pnalm è stato coadiuvato da alcuni residenti di Scanno sensibili alla tutela della fauna. Tale intervento in emergenza è stato effettuato da personale dell’Ente nell’ambito degli accordi tra Comune e Ente Parco per la gestione dell’Area Faunistica, che prevedono a carico del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise la supervisione sanitaria della struttura, mentre è a carico del Comune il controllo degli animali, la somministrazione degli alimenti e la manutenzione ordinaria e straordinaria del recinto.