Sentenza della Corte dei Conti ribaltata: l’ex sindaco di Pescasseroli assolto dall’accusa di danno erariale LA SENTENZA

Pescasseroli. Nel dicembre 2013 aveva fatto scalpore la notizia della severa condanna comminata dalla Corte dei Conti Abruzzo a carico dell’ex sindaco di Pescasseroli, Nunzio Finamore, che era stato condannato a risarcire al suo Comune 70 mila euro per la nomina del segretario comunale Antonella Marra quale Direttore Generale, a seguito di una denuncia di un privato che lamentava la violazione dell’articolo 108 decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267 (Testo Unico Enti Locali).

I Giudici di primo grado avevano ritenuto l’atto di assegnazione delle funzioni di direttore generale alla Dottoressa Marra generico e non motivato, e aveva parlato di palese “sovrapposizione” delle funzioni di segretario comunale e di direttore generale.

La Corte dei Conti Centrale – prima Sezione di Appello – ha invece accolto l’atto di appello proposto dall’avvocato Herbert Simone di Avezzano, e con la sentenza n. 490/”015 del 17.9.2015 ha ritenuto che il decreto del sindaco Finamore che attribuiva l’incarico aggiuntivo di city manager alla dottoressa Marra era sintetico ma ben motivato, affermando inoltre che non esiste alcuna sovrapposizione tra le funzioni del segretario comunale e quelle del direttore generale; che la normativa vigente del Testo Unico Enti Locali è stata rispettata, e che Antonella Marra si è occupata nel migliore dei modi di “problematiche eccezionali e complesse” che riguardavano la situazione specifica del Comune di Pescasseroli negli anni 2000, tra cui spiccano quelle legate agli impianti scioviari, la procedura di infrazione per il Depuratore e per la gestione del Servizio Idrico Integrato, e il notevole afflusso di turisti nel capoluogo del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

sentenza finamore

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