L’Aquila. Escalation della gotta in Abruzzo: circa 15.000 persone, nella grande maggioranza over 65, sono affette da un malattia che sembra riemergere dalle nebbie del passato.
E’ una delle problematiche di forte impatto che verranno trattate nel simposio internazionale che si apre oggi, giovedì 3 settembre, (alle ore 15) all’Aquila, nell’auditorium Renzo Piano, e che si concluderà sabato prossimo 5 settembre.
Un evento dai grandi numeri che radunerà oltre 250 studiosi (soprattutto geriatri) dall’Europa (Austria, Finlandia ecc.) ma anche dagli Stati Uniti.
Il congresso, dal titolo: ‘Anziani e malattie croniche, come mantenere una vita attiva ed evitare la disabilità’, è promosso e presieduto dal prof. Giovambattista Desideri, direttore dalla divisione di geriatria dell’Università di L’Aquila e da Stefania Maggi, responsabile del progetto invecchiamento per l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova.
L’evento, inoltre, si svolge con il sostegno della European Union Geriatric Medicine Society. Malattie cardiovascolari e respiratorie, demenza, diabete, disfunzione erettile, problemi nutrizionali e corretti stili di vita nell’anziano, sono le principali tematiche al centro dei lavori. Il focus riguarda soprattutto il binomio invecchiamento-malattie croniche, tema di enorme importanza di fronte al progressivo, vertiginoso aumento della popolazione anziana (il dieci per cento della popolazione mondiale ha più di sessant’anni d’età e l’aspettativa di vita è sempre più elevata) con l’Abruzzo al di sopra della media nazionale.
La medicina per la popolazione anziana ha trovato trattamenti efficaci contro eventi acuti, come l’infarto e l’ictus, aumentandone la sopravvivenza ma la conseguenza negativa è l’ aumento delle malattie croniche nella terza età. Tra le novità balza agli occhi l’impennata dei casi di gotta che nel mondo, dal 2005 al 2009, ha fatto registrare un clamoroso incremento (30%) e Abruzzo è sostanzialmente in questa dinamica con i suoi 15.000 casi, per lo più in soggetti di età superiore ai 65 anni.
Tuttavia la gotta, causata dall’eccessiva presenza di acido urico nel sangue (iperuricemia), colpisce anche persone molto giovani, tanto che vi sono casi tra modelle che, per dimagrire, assumono diuretici favorendo così l’insorgenza della malattia.
“La gotta”, dichiara il prof. Desideri, “che è tra i tanti temi al centro del congresso, nel passato era considerata una malattia di nicchia, tipica di papi e re perché legata all’abbondante alimentazione ma oggi è in forte aumento e largamente diffusa, tanto che in Italia ne è affetto circa un milione di persone. E’ la più frequente malattia articolare infiammatoria negli uomini e nelle donne dopo la menopausa”.