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In 400 alla Marcia del Creato, da Celano a Castelvecchio sulle orme di San Francesco

Celano. Un grande evento che ha coinvolto circa 400 persone richiamate proprio dal fascino spirituale del pellegrinaggio alla riscoperta degli antichi cammini.

La “Terza marcia per il Creato” promossa da Regione Abruzzo e Parco Regionale Sirente-Velino si è snodata in una delle zone più francescane d’Abruzzo, lungo ventisette chilometri, coinvolgendo cinque comuni dell’Abruzzo.

Presenti tra gli altri, Pasquale Casale, Coordinatore del progetto e Giancarlo Zappacosta, Capo dipartimento Cultura e Turismo della Regione Abruzzo, numerosissimi volontari di CAI Abruzzo, Trekking Italia, Corpo Forestale dello Stato, WWF, Croce Rossa, Associazione Nazionale Alpini, Legambiente e FAI.

Una macchina organizzativa che ha funzionato perfettamente anche nell’assistenza medica e logistica ai partecipanti. L’UTB del corpo Forestale dello Stato ha allestito anche un gazebo per promuovere la tutela dell’ambiente, del paesaggio e dell’ecosistema.

Un percorso progettato a tappe che collega monasteri, luoghi mariani e montagne che da Celano, città natale di frate Tommaso (biografo di San Francesco), passa per il “luogo del miracolo dell’acqua” a Baullo, a Gagliano Aterno sino al convento di Castelvecchio Subequo dove i frati conservano il reliquario con il sangue delle stimmate di San Francesco. Così la marcia per il creato, ha unito grandi luoghi di fede in un percorso progettato a tappe.

L’evento è stato occasione per sottolineare, ancora una volta, come fede religiosa, sport, tutela dell’ambiente e bellezze paesaggistiche abbiano in comune un solo denominatore: la conoscenza della storia. Il camminare insieme alla ricerca di spiritualità, fratellanza e condivisione – secondo gli organizzatori – ha costituito un modello vincente focalizzato sulle eccellenze dei territori, sul patrimonio paesaggistico e culturale delle piccole località.