Un annuncio, questo, che ha scatenato mille polemiche nel capoluogo abruzzese.
Da molto tempo, infatti, anche a L’Aquila si parla della realizzazione di un grande centro della Protezione Civile nazionale. Un’idea che ora si scontra fortemente con la proposta dell’assessore, secondo cui è Avezzano, non L’Aquila, l’area in cui sarà ospitato il polo logistico.
“Si tratta di una struttura di notevole qualità” ha detto la Stati “posizionata a ridosso di città importanti come Roma e Napoli e centrale rispetto al territorio italiano. La sua funzionalità è stata testata durante l’emergenza sismica per il deposito e la gestione del materiale e delle attrezzature destinate al superamento della fase più critica. Insomma, ha tutte le carte in regola per entrare a far parte della rete, con riferimento all’area geografica del Centro Italia. È un’occasione che non possiamo perdere e il governo regionale ha già dato prova di voler portare avanti questo ambizioso progetto. Non conosco altre proposte. Comunque sia, sarà il Dipartimento a scegliere e a decidere cosa fare”.
E l’iniziativa della Stati non piace proprio ad alcuni aquilani.
Il capogruppo del Pd Vito Albano, ricorda infatti la proposta avanzata l’estate scorsa dall’assessore comunale Pietro Di Stefano “di realizzare nel capoluogo un grande polo della Protezione civile dell’Italia centro-meridionale. Un polo che abbia il suo perno operativo nell’aeroporto di Preturo, attrezzato in tal senso e la base logistica in una delle due caserme militari cittadine”.
E poi c’è il sindaco Massimo Cialente che rifiuta “scontri e polemiche su cose così serie, ma credo che sia chiaro a tutti quanto sia importante poter disporre, in una situazione di emergenza come quella che abbiamo vissuto all’Aquila, di un aeroporto. Una struttura fondamentale per l’arrivo degli aiuti. Non voglio neppure pensare cosa sarebbe potuto accadere se il terremoto avesse danneggiato i viadotti delle nostre autostrade. Non voglio fare polemiche con nessuno, tanto meno con la Regione, ma spero che L’Aquila possa avere un ruolo strategico nell’organizzazione e nella rete della Protezione civile. Questa è una delle ragioni per le quali la stessa Protezione civile ha investito sul nostro aeroporto dove, durante il G8, sono atterrati 25 aerei con a bordo gli uomini più potenti del mondo. L’interporto di Avezzano è una struttura importante, ma ritengo che sia L’Aquila la sede più idonea ad ospitare un polo logistico della Protezione civile”.
Dello stesso parere anche l’assessore comunale Roberto Riga (Api). “Il potenziamento dell’aeroporto” ha detto “è stato attuato anche in vista della localizzazione all’Aquila di un centro della Protezione civile nazionale. Una scelta, tra l’altro, già indicata prima del terremoto da esponenti della Regione. Su questo non siamo disposti a tornare indietro e ad accettare proposte dettate da visioni campanilistiche”.