Secondo i tre verbali di sequestro, in quel giorno due erano state le violazioni: manifestazione non autorizzata e vietata perché considerata riunione di propaganda elettorale.
La disposizione del dissequestro della carriola si basa sul fatto che “gli oggetti sequestrati non abbiano alcuna giuridica attinenza con il predetto reato riferibile unicamente alla presenza fisica di persone, in un luogo pubblico, per partecipare a manifestazione non autorizzata. Ritenuto che gli oggetti non siano nè corpi di reato nè cose pertinenti al reato, si ritiene che debbano essere restituiti ai legittimi proprietari. Domani il Riesame deciderà in merito alle altre due carriole.