L’Aquila. 520 dialisi extra al mese, per turisti in vacanza all’Aquila, in aggiunta al lavoro ordinario di tutto l’anno, facendo fronte a 7 richieste in più rispetto allo scorso anno e senza ricorrere a turni di lavoro aggiuntivi.
Il servizio dialisi del San Salvatore, in un periodo in cui il personale si riduce per la legittima fruizione delle ferie, grazie a una efficace organizzazione, riesce a conciliare l’inconciliabile: offrire un servizio indispensabile a chi deve curarsi fuori regione mentre è in vacanza, senza gravare sulle casse della Asl con compensi aggiuntivi del personale.
Quest’anno, alla ‘mappa’ delle regioni fruitrici del servizio dialisi, si sono aggiunte Umbria e Campania. New entry in una lista sempre più lunga di cui fanno già parte Toscana, Emilia Romagna, e, con un numero di utenti decisamente superiore, il Lazio. I malati-villeggianti, che durante il soggiorno turistico all’Aquila beneficiano della dialisi, quest’anno sono saliti a 40, vale a dire 7 in più rispetto allo scorso anno, a testimonianza del crescente gradimento per la prestazione offerta.
Il reparto dialisi, diretto dalla dr.ssa Marilena Tunno, con una squadra collaudata di 14 infermieri, eroga 520 dialisi in più al mese proprio per i turisti, durante un periodo che va, ogni anno, da giugno a settembre. Il trattamento dialitico va fatto (senza interruzioni) 3 volte a settimana e dura 4 ore. Il periodo di assistenza a beneficio del singolo utente ha ovviamente una lunghezza variabile a seconda della durata del soggiorno vacanziero che in genere va da un minimo di una settimana a un massimo di 3 mesi.
Oltre alla dialisi in sé il personale del reparto svolge un lavoro complementare e indispensabile, calibrato sulle singole esigenze dell’utente. Lavoro che consiste nel fare i prelievi per i controlli, le medicazioni e, soprattutto, nell’impostare la terapia che è differenziata da malato a malato. In sostanza, dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle 19.30, gli operatori del reparto riescono ad assicurare sia l’assistenza dei malati ‘ordinari’ (quelli di tutto l’anno) sia i trattamenti extra per i pazienti in vacanza.
I 40 malati di quest’anno, bisognosi di dialisi ‘turistica’, soggiornano all’Aquila, Comuni vicini e frazioni e sono residenti in città come Perugia, Firenze, Napoli e Roma.
“L’aumento delle richieste e l’ingresso nel nostro servizio di nuove regioni come l’Umbria e la Campania”, dichiara la Tunno, “sono legati molto probabilmente al passaparola tra utenti e quindi al fatto che chi si avvale da anni delle nostre prestazioni trova piena soddisfazione nel lavoro professionale svolto e l’ ampia disponibilità dei nostri operatori”.