Le prime ore dell’emergenza
Alle 3.32 del 6 aprile 2009 un violento terremoto colpisce L’Aquila e il territorio abruzzese.
Magnitudo: 5.9 della scala Richter (dato ricalcolato*) – Magnitudo Momento 6.3 – Profondità: 8.8 chilometri.
4.15: si riunisce l’Unità di Crisi della Protezione civile ? 4.40: si riunisce il Comitato Operativo della Protezione civile
Nelle ore immediatamente successive al terremoto si attiva il Sistema nazionale della Protezione civile:
– operazioni di ricerca e soccorso
– allestimento delle aree di accoglienza della popolazione
– pronta disponibilità di alloggio negli alberghi della provincia e della costa abruzzese
– fornitura di pasti ed assistenza sanitaria
– rilievi sul campo per la ricognizione del danno e la valutazione delle intensità macrosismiche.
Nelle prime 48 ore vengono assistite dalla Protezione civile quasi 28mila persone. Il picco massimo tra aprile e maggio sfiora le 67.500 persone assistite.
Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dichiara lo stato di emergenza e nomina Commissario delegato, fino a dicembre 2009, il Capo della Protezione Civile. L’incarico sarà poi prorogato fino al 31 gennaio 2010. Il 1 febbraio Guido Bertolaso passa le consegne al nuovo Commissario Delegato, Gianni Chiodi, Presidente della Regione Abruzzo, assicurando, per l’intero mese, l’affiancamento alla nuova Struttura di gestione dell’emergenza da parte di una Struttura tecnica di missione del Dipartimento della Protezione civile. Restano di diretta competenza del Dipartimento alcune attività residue relative alla realizzazione di alloggi provvisori.
* Il valore inizialmente calcolato dall’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia era pari a 5.8 della scala Richter. L’attuale valore di 5.9 è stato determinato da calcoli successivi di maggiore precisione.
Il Sistema nazionale di Protezione civile sul campo
Forze in campo | A 48h dal sisma | Valore massimo | Al 31/01/2010 | Alcuni indicatori del lavoro svolto |
Vigili del Fuoco | 2.400 | 2.471 | 422 | 202.000 interventi (1/4 del totale nazionale) |
Forze Armate | 1.825 | 1.825 | 345 | 230.000 giornate/uomo |
Forze dell’ordine | 1.586 | 3.487 | 683 |
|
Croce Rossa Italiana | 816 | 835 | 66 | Oltre 1.300.000 pasti distribuiti |
Volontari | 4.300 | 9.000 | 23 | 730.000 giornate/uomo |
Il personale del Dipartimento della Protezione civile impegnato in Abruzzo
I funzionari e i collaboratori del Dipartimento sono stati impegnati dal 6 Aprile nella sede operativa in Abruzzo e a Roma, per 8.250.000 ore di lavoro complessive.
I sopralluoghi per l’agibilità e le altre attività tecniche
Nei primi 60 giorni sono stati svolti oltre 50.000 sopralluoghi per verificare le condizioni di sicurezza dei fabbricati e stabilirne l’agibilità sismica. Complessivamente, fino a marzo 2010 sono stati svolti 80.000 sopralluoghi, di cui alcuni per seconde verifiche, su un totale di 73.521 edifici. Tutto il rilievo è stato svolto grazie alla collaborazione di più di 5.000 tecnici volontari provenienti da tutta l’Italia.
Al momento le verifiche di agibilità non sono terminate: c’è un residuo di poche centinaia di ispezioni, per richieste di secondo sopralluogo sulla base di perizia tecnica di parte, richieste di primo sopralluogo giunte in ritardo o sopralluoghi per la revisione degli esiti F (edificio inagibile per rischio esterno).
Questi gli esiti delle verifiche di agibilità aggiornati a marzo 2010:
| edifici privati | edifici pubblici | patrimonio culturale |
Agibile (A) | 52% | 53,6% | 24,1% |
Parzialmente o temporaneamente inagibile (B, C) | 15,9% | 25,2% | 22,2% |
Totalmente inagibile (E) o inagibile per rischio esterno (F) | 32,1% | 21,2% | 53,7% |
Esiti definitivi di agibilità | 71.302 | 2.219 | 1.800 |
Nell’immediato dopo terremoto sono stati svolti sopralluoghi macrosismici per la determinazione delle intensità nelle diverse località, per avere già nelle prime 48 ore un quadro abbastanza completo e affidabile della distribuzione delle intensità sul territorio. Questi rilievi sono poi proseguiti per alcune settimane su altre località e ulteriori verifiche.
Oltre alle verifiche sugli edifici sono stati svolti circa 130 sopralluoghi in varie località, per valutare la pericolosità di situazioni critiche di tipo geologico e idrogeologico (principalmente frane) determinate dal terremoto e da successivi fenomeni meteorologici. Durante i sopralluoghi, sono state anche prese decisioni immediate sulle necessarie contromisure per contrastare situazioni di immediato pericolo.
Le reti di monitoraggio del Dipartimento hanno costantemente operato durante e dopo il terremoto, consentendo di avere dopo appena un’ora una valutazione strumentale della severità della scossa in diversi punti della zona epicentrale. Le reti di monitoraggio sono state ampliate dopo il terremoto per tenere sotto controllo il territorio e alcune strutture fondamentali in cui erano ospitate le attività dell’emergenza (tra queste la palazzina comando della scuola della Guardia di Finanza a Coppito).
Per favorire l’avvio della ricostruzione, il Dipartimento della Protezione Civile ha promosso e coordinato insieme alla Regione Abruzzo gli studi di microzonazione, con la collaborazione di circa 200 ricercatori ed esperti. Gli studi hanno portato alla realizzazione di mappe di microzonazione sismica di livello 3 di tutte le aree interessate dalla ricostruzione che hanno subito un’intensità sismica maggiore o uguale a 7 nella scala MCS. Le mappe sono oggi disponibili su sito www.protezionecivile.it. Allo stesso fine sono state prodotte linee guida per le indagini sperimentali sulle strutture e sui terreni e per gli interventi sugli edifici danneggiati.
I beni culturali
Un Vice Commissario ha coordinato sopralluoghi, verifiche di agibilità, messe in sicurezza e recupero dei beni artistici.
Circa 1.800 i rilievi sull’intero patrimonio monumentale, di cui: |
200: gli interventi realizzati dai Vigili del Fuoco |
4.997: i beni artistici mobili recuperati |
400.000: i beni librari recuperati |
3.609: le schede di rilievo del danno ai beni mobili |
Il primo obiettivo è stato trovare una sistemazione temporanea confortevole alle oltre 60.000 persone sfollate. Di queste, quelle con case A sono via via rientrate nelle proprie abitazioni, quelle con case B e C hanno riparato o stanno riparando i loro appartamenti grazie ai contributi statali, e nel frattempo vengono assistite con soluzioni a breve termine (ospitalità in alberghi e strutture messe a disposizione dallo Stato, Contributo di autonoma sistemazione). Le persone con case E, F, oppure in zona rossa, hanno avuto o avranno invece sistemazioni a medio termine nel Progetto CASE, nelle villette di legno (MAP – Moduli Abitativi Provvisori), in appartamenti in affitto, oppure continueranno a poter beneficiare del Contributo di autonoma sistemazione.
Il Governo ha avviato anche altre azioni importanti, come:
– contributi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni
(ordinanza n. 3778 e 3779 del 6 giugno 2009 per edifici A, B e C, ordinanza n. 3790 del 9 luglio 2009 per edifici E e ordinanza n. 3820 del 12 novembre 2009 per gli aggregati in muratura).
– indennizzi per le attività produttive e le associazioni culturali (ordinanza n. 3789 del 9 luglio 2009).
Il fabbisogno abitativo delle persone che hanno perso la casa nel terremoto può essere determinato solo con una certa approssimazione, perché risulta dalla combinazione di una serie di fattori: caratteristiche ed esigenze del nucleo familiare prima e dopo il terremoto, variazioni dell’esito di agibilità degli edifici, riperimetrazione della zona rossa, ecc.
Il Dipartimento della Protezione civile ha potuto promuovere un censimento dei fabbisogni solo nel mese di agosto, superata la prima emergenza e consolidato il quadro dell’assistenza alla popolazione. Tra le azioni sopra descritte, il Progetto CASE è partito all’indomani del sisma, e realizza per la prima volta in Italia su larga scala la costruzione di 4.449 appartamenti antisismici in un’unica città. Con il censimento si è potuto riparametrare il progetto CASE, ampliando per quanto possibile il numero degli edifici in corso di costruzione, nei limiti delle aree e degli spazi individuati. Ai 150 edifici previsti inizialmente ne sono stati aggiunti infatti 15 già all’avvio dei lavori e altri 20 dopo il censimento, portando il numero degli edifici a 185 e il costo del progetto a 792 milioni.
Sono partiti invece già parametrati sul fabbisogno fotografato ad agosto i progetti MAP (in particolare i MAP dell’Aquila) e gli appartamenti del Fondo immobiliare. Considerando che il valore dei fabbisogni sarebbe potuto aumentare rispetto alla situazione di agosto, questi due progetti hanno previsto un numero di soluzioni superiore a quello risultante ad agosto, anche per assicurare ai cittadini che non sarebbero rientrati nel progetto CASE una valida soluzione alternativa. Infine, a mano a mano che emergevano nuove esigenze abitative, il Contributo di Autonoma Sistemazione è stato progressivamente aumentato, fino a diventare un’altra delle alternative possibili per le sistemazioni di medio termine necessarie a chi ha la casa totalmente inagibile o distrutta. Una persona anziana o in precarie condizioni di salute e che vive da sola, può arrivare a 700 euro mensili.
In questo quadro, la Protezione civile ha potuto passare le consegne al Commissario e al Vice Commissario per la ricostruzione con una situazione che ha visto via via sistemare le famiglie ancora in attesa di collocazione, a mano a mano che venivano completate le consegne degli appartamenti in CASE, MAP o in affitto. Alle famiglie di almeno tre persone sono state garantite prima del passaggio di consegne sistemazioni di medio termine. Al 31 gennaio, è rimasto di competenza del Dipartimento il completamento degli edifici del Progetto CASE (sostanzialmente sistemazioni a verde e opere di urbanizzazione) e delle villette di legno.
Il 6 aprile 2010, a un anno dal terremoto, il Dipartimento ha ultimato la consegna al Comune dell’Aquila delle villette del progetto MAP e delle CASE, e sta ultimando la costruzione e consegna delle villette negli altri Comuni. Il fabbisogno abitativo totale di sistemazioni di medio termine in Abruzzo è oggi limitato a circa 1.750 persone, coppie e single con casa E, F o in zona rossa che non hanno trovato posto nel progetto CASE, oppure non hanno partecipato al censimento, o hanno avuto la loro casa riclassificata come inagibile dopo agosto.
I progetti MAP, il fondo immobiliare e il contributo di Autonoma sistemazione maggiorato si configurano quindi come strumenti disponibili e sufficienti per le esigenze presenti e future, e sono strutturati in modo da poter coprire a breve anche queste restanti esigenze. Nel frattempo, le persone ancora in attesa di sistemazione a medio termine continuano naturalmente ad essere tutte assistite dallo Stato, e sistemate in alberghi o altri alloggi provvisori.
Riguardo ai contributi per la riparazione ed il rafforzamento, in particolare degli edifici B e C (ordinanza n. 3779 del 6 giugno 2009), il Comune dell’Aquila al 31 marzo 2010 ha emesso 6.242 contributi definitivi, a fronte di circa 9000 domande presentate ed esaminate.
Alberghi, strutture statali, affitti Sulla costa All’Aquila |
CAS – Contributo autonoma sistemazione All’Aquila: 27.316 persone |
Sistemazioni di medio periodo
Progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili e Ecocompatibili) Tappe: |
Costo: € 792 milioni * |
Progetto MAP – Villette di legno |
Costo: € 230,6 milioni * |
Scuole
Alla riapertura delle scuole, a settembre, tutti i 17.567 studenti delle scuole del “cratere”, di ogni ordine e grado, hanno regolarmente ripreso l’attività, primo segnale di un progressivo ritorno alla normalità. – 32 scuole realizzate per sostituire quelle distrutte o danneggiate dal terremoto, Tappe Buoni per l’acquisto di libri Il progetto è realizzato con fondi donati dalla Protezione Civile, in collaborazione con l’Ufficio scolastico Regionale per l’Abruzzo, la Carispaq, Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila e l’Ali, Associazione Librai Italiani di Confcommercio. |
Costo delle nuove scuole: € 81 milioni* |
Università Grazie a un accordo tra l’Università degli Studi dell’Aquila, la Regione Abruzzo e il Dipartimento della Protezione Civile è partito il 24 novembre 2009 un servizio di trasporto gratuito per gli universitari, destinato anche agli studenti residenti fuori dal “cratere sismico”. Per l’attivazione del servizio l’ordinanza n. 3820 ha stanziato 5 milioni di euro. |
Chiese |
3 nuove chiese realizzate per sostituire quelle distrutte o danneggiate dal terremoto. |
Gli affidamenti disposti dal Dipartimento
Procedure di gara espletate | 446 |
Contratti d’appalto sottoscritti (C.A.S.E – M.A.P. – M.U.S.P. – M.E.P. – COMPLESSO POLIFUNZIONALE) | 540 |
Imprese appaltatrici | 219 |
Imprese subappaltatrici e fornitrici | 1.559 |
Importi degli affidamenti disposti | € 1 miliardo e 107 milioni |
Importo dei subappalti, dei noli e delle forniture autorizzati | € 343 milioni circa |
Contenziosi definiti con condanna dell’Amministrazione | 0 |
Rilievi formulati dalla Corte dei Conti | 0 |
La sicurezza nei cantieri
Nel periodo giugno 2009 – marzo 2010 sono state circa 26 milioni le ore lavorate per la realizzazione di C.A.S.E., M.A.P., M.U.S.P. e altre opere in 194 cantieri, con un numero medio di addetti per ogni ora lavorata superiore a 6.800 unità. Gli infortuni, in totale, sono stati 22, di cui solo 2 hanno determinato una prognosi superiore a 40 giorni. Da ciò si ricava un indice pari a 0,84 infortuni per ogni milione di ore lavorate.
Il dato nazionale 2008 per il settore costruzioni indica approssimativamente 3,5 miliardi di ore lavorate (dato stimato) da 2 milioni di addetti, con un totale di 80.000 infortuni. Da ciò si ricava un indice pari a 23,0 infortuni per ogni milione di ore lavorate.
Dal confronto tra i due indici emerge che il numero di infortuni nei cantieri dei progetti della Protezione Civile nell’area del terremoto è quasi 30 volte inferiore.
Progetto | Periodo | N. cantieri | N. medio addetti/ ora lavorata | Totale ore lavorate | Totale infortuni | N. infortuni per milione di ore lavorate |
C.A.S.E. | Giugno ’09 – Marzo ’10 | 19 | 4.000 | 19.584.000 | 18 | 0,92 |
M.U.S.P. | Agosto ’09 – Febbraio ’10 | 33 | 825 | 1.584.000 | 1 | 0,63 |
M.A.P. Fuori L’Aquila (lavorazioni | Agosto ’09 – Marzo ’10 | 121 | 1.452 | 4.181.760 | 2 | 0,48 |
M.A.P. L’Aquila | Agosto ’09 – Marzo ’10 | 19 | 400 | 809.600 | 1 | 1,24 |
Conservatorio Casella | Ottobre ’09 – Dicembre ’09 | 1 | 75 | 57.600 | – | 0,00 |
Celestino V, Chiesa S. Bernardino, Conventino (lavorazioni fino a 2 turni/giorno) | Gennaio ’10 – Marzo ’10 | 1 | 50 | 68.000 | – | 0,00 |
TOTALE LAVORI | Giugno ’09 – Marzo ’10 | 194 | 6.802 | 26.284.960 | 22 | 0,84 |
VALORI NAZIONALI | Gennaio ’08 – Dicembre ’08 | ******* | 1.970.000 | 3.467.200.000 | 79.841 | 23,03 |
Il modello di sicurezza nei cantieri del Progetto C.A.S.E.
Tra i progetti intrapresi, C.A.S.E. è stato senza dubbio il più complesso anche per la gestione della sicurezza, a causa del numero e delle diverse tipologie di lavorazioni da effettuare contemporaneamente in uno stesso cantiere. Per questo, sono stati adottati particolari criteri ed accorgimenti.
Innanzitutto è stato nominato un unico “Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione” per i diversi cantieri, coadiuvato da undici collaboratori. È stato poi firmato un Protocollo d’intesa a tutela delle condizioni di lavoro nei cantieri dell’Aquila, anche attraverso attività di informazione alle imprese affidatarie e subappaltatrici. Questo Protocollo è stato sottoscritto dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (che si è avvalso della Direzione generale per l’attività ispettiva e le proprie articolazioni periferiche operanti in Abruzzo), dalla Regione Abruzzo (che si è avvalsa del personale tecnico della A.S.L. competente), e dal Commissario Delegato per l’emergenza.
Ogni sera, inoltre, si sono tenute riunioni operative con i tecnici e il Responsabile Unico del Procedimento per il Progetto C.A.S.E., per discutere dei problemi eventualmente riscontrati durante la giornata e analizzare le lavorazioni in programma per il giorno successivo, evidenziando le possibili criticità in termini di sicurezza.
La collaborazione della Protezione Civile con le organizzazioni sindacali per il coordinamento sulla sicurezza dei cantieri ha infine permesso un monitoraggio costante sui problemi di salute e sicurezza dei lavoratori. Il Gruppo Sicurezza Cantieri – che ha presidiato quotidianamente le 19 aree del Progetto C.A.S.E., con turni lavorativi anche notturni – è potuto intervenire tempestivamente nei confronti delle imprese inadempienti.
La stessa FILLEA CGIL, Federazione Italiana Lavoratori Legno Edili e Affini, quotidianamente presente sia sui cantieri sia nei “campi base”, ha chiesto che anche per la ricostruzione siano applicate le modalità di gestione della sicurezza del Progetto C.A.S.E..
Il Comitato dei Garanti e le donazioni
Per assicurare la trasparenza e la corretta gestione delle donazioni versate sui conti correnti messi a disposizione dal Dipartimento, il 28 maggio è stato istituito un Comitato dei Garanti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La stessa soluzione era stata adottata nel 2004 per i progetti a favore dello Sri Lanka colpito dallo tsunami.
I componenti
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Donazioni
Versamenti su conti correnti bancari e postali | € 61.942.309,50 |
Ulteriori donazioni (Canada, Convenzione Ipost – Istituto Postelegrafonici, Governo giapponese, A.D.S.U. – Azienda per il Diritto agli Studi Universitari de L’Aquila, Fondazione Don Gnocchi, Sultanato del Brunei, Telecom Italia per progetto C.A.S.E., quotidiano Il Centro) | € 5.665.569,77 |
TOTALE ENTRATE | € 67.607.879,27 |
I Grandi Donatori (cifre superiori a € 1.000.000)
Progetti già approvati dal Comitato dei Garanti
Importo: € 62.767.000
Ascolto e sostegno
Urp – Sportello per il cittadino
Il Progetto nasce dalla collaborazione istituzionale tra il Dipartimento della Protezione Civile che lo ha ideato, promosso e coordinato fino al passaggio di consegne al Commissario per la ricostruzione, il Dipartimento della Funzione pubblica – Formez, la Regione Abruzzo, la Provincia, il Comune, la Prefettura dell’Aquila. Obiettivo, avvicinare cittadini e istituzioni e favorire l’uscita dall’emergenza e il ritorno alla normalità.
Date
13 ottobre | Apertura degli sportelli Urp presso la Scuola della Guardia di Finanza di Coppito |
4 dicembre | attivazione del numero verde 800 155 300 begin_of_the_skype_highlighting 800 155 300 end_of_the_skype_highlighting |
28 febbraio | completamento passaggio consegne |
Personale e sportelli
Operatori di back-office | 15 |
Sportelli di front-office | 10 |
Domande
Totale | 18.036 |
Al numero verde 800 155 300 begin_of_the_skype_highlighting 800 155 300 end_of_the_skype_highlighting | 9.966 |
Allo sportello | 8.070 |
90% richieste | soddisfatto dagli operatori di front-office |
10% richieste | domande passate al back-office |
Media di domande al giorno
Totale | 131,6 |
In sede | 69,8 |
Al telefono | 112,2 |
Punta massima di richieste in un giorno | 308 |
Temi delle richieste
Progetto C.A.S.E. | 50% |
Sistemazione negli alberghi | 13% |
Manutenzione degli alloggi | 10% |
Arredi delle abitazioni | 6% |
Attività di comunicazione
Newsletter “L’Abruzzo e noi”
26 numeri, di cui: |
Sito web www.protezionecivile.it
– 1.423.540 mila visitatori (fino al passaggio di consegne alla Regione Abruzzo) |
Posta elettronica
– 590 e-mail a: abruzzoenoi@protezionecivile.it |
Campagna informativa “Gli strumenti per ripartire”
Da agosto a dicembre 2009 ha iIlustrato misure, agevolazioni e contributi messi a disposizione dei cittadini abruzzesi per la ricostruzione. Filo conduttore è l’immagine di una cassetta degli attrezzi, che associa ogni strumento a un particolare contributo per riparare o ricostruire la propria casa:
– 45 uscite sui quotidiani locali |