L’appuntamento è, dunque, per domenica alle ore 9,30 in piazza Duomo, riservato a tutti coloro che vorranno lavorare direttamente sulle macerie, ma anche a chi è semplicemente interessato ai progetti dei manifestanti. In piazza sarà, infatti, allestito uno spazio espositivo dove saranno illustrati tutti i progetti immaginati per far rinascere L’Aquila dal basso.
“Partiamo dall’idea” spiegano meglio gli organizzatori “che il contributo di tutti, anche i più timidi, può avere contenuti fondamentali ed unici. Vorremmo sentirvi dire la vostra: nel momento in cui la direte ad altri, sarà patrimonio di tutti e tutti potremmo lottare per attuare un progetto comune. Fatevi avanti”.
Sembra che la scorsa domenica gli aquilani siano riusciti a differenziare circa 40 tonnellate di materiale da recuperare/riciclare e inviato alla discarica circa 10 tonnellate di sterro indifferenziato. “Siamo simbolici, certo” ironizzano a riguardo i manifestanti, “ma fino ad un certo punto”.
Intanto, è stato rinnovato l’invito alle varie autorità politiche di non partecipare all’iniziativa. “Quello che facciamo è un momento nostro” spiegano gli aquilani. “Lo scopo è e resta L’Aquila. Presto e bene. Di nuovo nostra”.