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Terremoto L’Aquila: i Vigili del Fuoco pagano 130 euro per la medaglia d’onore

L’Aquila. Un riconoscimento di una benemerenza sotto forma di medaglia, autorizzata dalla Protezione Civile nazionale. È l’iniziativa per onorare l’impegno profuso dai Vigili del Fuoco che si sono adoperati in soccorso della popolazione aquilana all’indomani del sisma. È l’iniziativa portata all’attenzione pubblica da Cesare D’Alessandro dell’Italia dei Valori, che ha sottolineato la necessità di pagare 130 euro per ottenere il titolo in questione. “Si badi” spiega, infatti, in merito, “non è uno scherzo di cattivo gusto. Si tratta della cifra che i singoli Vigili del Fuoco, per ottenere la medaglia e, quindi, il riconoscimento della propria partecipazione all’emergenza del post-terremoto, devono pagare alla società privata System Data Center, produttore e distributore unico incaricata dal governo Berlusconi con decreto del 28 aprile 2009, attuativo del D.P.C.M. – sempre di Berlusconi – del 19 dicembre 2008”.

Stando a quanto sostenuto da D’Alessandro, la stessa norma prevede, però, che nel caso di decesso si possa essere esentati dal pagamento ed ottenere, quindi, la medaglia alla memoria. “Il primo paragone, quasi scontato” commenta ironicamente D’Alessandro, “è con la vendita delle indulgenze fatta nel ‘500, quando si poteva acquistare una fetta di Paradiso, magari pagando a rate. La Chiesa scontò quella ‘brillante’ iniziativa con lo scisma da cui nacquero i Protestanti. Il Presidente Berlusconi, che di vendite se ne intende, rilascia la propria “indulgenza” non per l’aldilà, ma convoca direttamente “gli angeli” – come sono stati giustamente definiti i Vigili del Fuoco dalla popolazione aquilana – e li premia con una medaglia tutta terrena, al costo della modica cifra di 130 euro”.