Di seguito la lettera inviata al sindaco de L’Aquila.
“Egregio Signor Sindaco,
le scriviamo per inoltrare a Lei, in qualità di Primo Cittadino, alcune richieste che riguardano il lavoro che stiamo svolgendo da un paio di domeniche a questa parte. Facciamo parte di quello che qualcuno ha soprannominato “Popolo delle carriole”, ma siamo semplicemente dei cittadini che stanno dimostrando di voler partecipare al processo di ricostruzione attraverso azioni concrete che testimonino non solo il nostro impegno, ma anche e soprattutto la nostra capacità di progettare qualcosa di concreto.
Certo non svuoteremo il centro storico a carriolate, ma alcune tonnellate di quel pauroso gigante sono state selezionate ed hanno prodotto materiali riutilizzabili che, domenica prossima, cresceranno di volume.
Le chiediamo, perciò, di poter avere a disposizione un luogo, a L’Aquila, ove riporre questo prezioso materiale per evitare che eventuali incursioni notturne vanifichino il nostro lavoro, volto esclusivamente ad un progetto di ricostruzione vero, sostenibile e non calato dall’alto.
A tal proposito le richiediamo di non essere ancora una volta sulle prime pagine dei giornali per presunti tafferugli con le forze dell’ordine e di permettere, a chi vorrà, di continuare la selezione delle macerie di piazza Palazzo, così come ci siamo prefissi. Abbiamo dimostrato di saper organizzare il lavoro in modo egregio ed una sua più partecipe disponibilità non potrà che aumentare l’ordine e, quindi, la sicurezza.
In ultimo le richiediamo di poter avere all’interno di piazza Palazzo un cassone per mezzo dell’ASM, che ci permetta di convogliare all’interno il materiale indifferenziato che, potrà verificare, essere assai meno di quello che qualcuno vuole far credere.
Certi di una sua celere collaborazione, inviamo distinti saluti”.