L’Aquila. Solo una settimana fa, lo smaltimento delle macerie sembrava un problema quasi risolto, dopo gli incontri fra gli amministratori locali ed il ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Ma come una doccia fredda, è arrivata la bocciatura di due siti destinati allo stoccaggio delle macerie: si tratta delle proposte che erano state avanzate per i siti di Bagno e Bazzano, giudicati non idonei dai tecnici inviati dallo stesso Ministero e da esperti di Protezione Civile, Arta ed enti locali.
Per Bagno la bocciatura è legata alla natura del terreno: è infatti a rischio alluvionale ed in caso di forti piogge non è stato considerato affidabile. La stessa motivazione che portò più volte al cambiamento dei siti per le C.A.S.E. nella stessa zona di Bagno e Pianola.
Per Bazzano, invece, la causa è legata allo sviluppo di quella zona negli ultimi mesi: nell’area di Bazzano, già interessata da un insediamento industriale, si sono trasferiti gli uffici del Tribunale, la dogana, la camera di commercio e l’archivio di Stato. Un’area giudicata troppo antropizzata, già trafficatissima e incapace quindi di reggere il peso ulteriore di camion che farebbero da spola fra il sito di stoccaggio e le località nelle quali vengono rimosse le macerie.
Tutto in ordine, invece, per quanto riguarda i due siti di Paganica e Barisciano. In quello di Paganica è già iniziato il conferimento delle macerie sotto forma di deposito temporaneo (ovvero non differenziando i materiali ma spostandoli semplicemente), quello di Barisciano, adiacente alla discarica comunale, dovrà essere adattato e coibentato.
Con due siti fuori uso (tra l’altro, di dimensioni notevoli) , si pensa a correre ai ripari. Il sito di Cesarano, tra Camarda e Aragno, fu già individuato dalla passata amministrazione Tempesta come luogo per ospitare una discarica: ma il progetto non si realizzò per l’opposizione degli abitanti della zona.
Ieri pomeriggio, al ministero dell’Ambiente, si è tenuta una riunione fra tecnici proprio per fare il punto sulla situazione dei siti: una riunione che anticipa la visita di giovedì all’Aquila dell’ ex ministro dell´Ambiente Edo Ronchi, che parteciperà, insieme all’onorevole Gianni Lolli ed al Sindaco Massimo Cialente, all’incontro “Le macerie: un problema o una risorsa?”. Un confronto, presso l’accademia delle belle Arti, che sarà coordinato dal Professor Carlomagno, fra i più attivi sostenitori dell’istituzione di una tassa di scopo per aiutare la ricostruzione dell’Aquila: è lo stesso Carlomagno che ha promosso, ogni domenica, la raccolta di firme per l’istituzione della tassa, arrivando a raccoglierne oltre 3000 finora.
Ma fra le tante proposte quella di una tassa di scopo, che potesse aiutare a rimuovere le macerie, a rimettere in sesto l’economia, a far ricominciare la vita sociale aquilana sembra non essere mai stata presa in considerazione.
Eleonora Falci