Egli stesso ha spiegato che in questi casi, sapere che c’è una scadenza così rilevante concentrerebbe tutte le energie di investimento nella città, aiutando la ricostruzione.
Inoltre la Federazione Italiana Sport Invernali ha già confermato che quest’anno verrà decisa la sede per il 2018, le località sciistiche di Ovindoli e Campo Felice hanno già apportato le giuste modifiche strutturali ai propri impianti dopo il terremoto, e in aggiunta ci sono Roccaraso e Campo Imperatore.
Alle domande sulla questione della rimozione delle macerie dalla zona rossa Bertolaso risponde che il potere di rimuovere le macerie dalla città è affidato agli organi competenti dei comuni e ai sindaci, ma conferma la sua disponibilità ad intervenire. “Noi – ha concluso Bertolaso – abbiamo lasciato il cuore a L’Aquila, ma questo credo che sia chiaro a tutti e quindi abbiamo sempre dato la nostra disponibilità, siamo sempre pronti a intervenire e potremmo farlo anche domani, ma credo che le autorità locali saranno in grado di cavarsela da sole con il nostro aiuto”.
Pescante boccia Bertolaso. “Bisogna stare con i piedi per terra e non alimentare false illusioni”. Così Mario Pescante, vicepresidente del Comitato olimpico, ha commentato la proposta lanciata dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso sulle Olimpiadi invernali del 2018 a L’Aquila. “Ci sono già città importanti a volere i Giochi del 2018 – ha spiegato Pescante -. C’è Monaco in combinata con Garmisch e c’è la coreana Pyeongchang che perse di pochissimo con Sochi per le Olimpiadi del 2014”. Inoltre l’Italia sembra essere già favorita per le Olimpiadi estive del 2020.
Cirilli Vanessa