Ma i 30 dipendenti che questo pomeriggio hanno gridato dal tetto della clinica hanno detto di non volere nessuna cassa integrazione. La loro richiesta è semplicemente quella di avere la possibilità di lavorare e di far valere la loro professionalità.
Già nello scorso novembre i dipendenti erano saliti sul tetto per protestare contro la mancanza di un’operazione da parte delle istituzioni.
E mentre la convenzione con la Regione riguardante i ricoveri è sospesa dallo scorso 13 gennaio, i lavoratori della casa di cura hanno protestato per oltre due ore. Soltanto verso le 18,30 è giunta la voce riguardante una possibile cassa integrazione a rotazione quindicinale anche per gli 80 dipendenti della casa “Santa Maria di Avezzano”.