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Roccaraso, recuperato il corpo di Giovanni Ferrante

Roccaraso. Prima è stata avvistata la sua tavola da snowboard, spezzata, poi a poca distanza è stato notato il corpo oramai senza vita di Giovanni Ferrante. E’ stato trovato questa mattina, poco dopo le 8, l’escursionista di 49 anni di Latina, del quale non si avevano più notizie da lunedì pomeriggio.

 

 

Il corpo senza vita dell’uomo, sepoloto sotto un metro di neve, è stato notato da due poliziotti e poi recuperato in località Azzurra alle Gravare, una delle località sciistiche di Roccaraso. Da una prima ricostruzione, sembra che Ferrante possa essere rimasto vittima di un incidente nel bosco, mentre era impegnato con la sua tavola da snowboard in un fuoripista. Una delle ipotesi più accreditate, forumulate dagli inquirenti, è che il 49enne istruttore di ballo di Latina, sia stato travolto da una slavina, per poi sbattare contro un albero ed essere sepolto dalla neve. Al momento sono in corso le operazioni di recupero della salma e sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore di Sulmona, Maria Teresa Leacche, che ha dato l’ok per la rimozione del cadavere. La salma di Giovanni Ferrante sarà trasferita per l’ispezione all’obitorio dell’ospedale di Castel di Sangro.

Ad uccidere Giovanni Ferrante è stato l’eccesso di sicurezza”. Ha dichiarato Luciano Sammarone, vice questore del Cfs e responsabile regionale del Soccorso alpino forestale. “Anche il più esperto sciatore – dice Sammarone – non può conoscere le insidie che si celano sotto quello che può sembrare un manto nevoso assestato, ed è per questo che i tracciati fuori pista, difficilmente controllabili dai gestori degli impianti sciistici, non devono assolutamente essere percorsi’.
“Il rispetto della montagna – ha aggiunto Sammarone – è alla base della corretta fruizione della stessa, sia per lo sport che per le escursioni. Il fatto che a perire in incidenti siano sempre più spesso persone esperte deve fare riflettere. I controlli sulle piste, sia per la prevenzione che per la repressione degli illeciti, saranno costanti, come del resto lo sono stati fino ad oggi. Il consiglio che possiamo fornire è quello di non supervalutare le proprie capacita’ e i fatti dimostrano che l’imperizia può essere fatale. Informarsi all’arrivo sulle piste, prendendo visione dei bollettini Meteomont, è fondamentale”.
Alle ricerche dell’uomo hanno partecipato Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Soccorso alpino del Cai, Corpo forestale dello Stato e personale della società proprietaria degli impianti di risalita.