Sulmona. Recuperati dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona quasi 14 milioni di euro sottratti al fisco da una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari e con sede legale dichiarata nella città di Sulmona.
Le Fiamme Gialle, a seguito di un’articolata e complessa verifica fiscale, hanno accertato che la società, evasore totale dal 2008 al 2012, aveva in realtà operato ed effettuato operazioni commerciali con cessioni di beni e prestazioni di servizi, conseguendo ricavi per oltre 13 milioni e mezzo di euro completamente non dichiarati ed occultati al fisco, evadendo in maniera totale le imposte in materia di imposizione diretta.
Pur in presenza di una contabilità carente e frammentaria, i finanzieri sono riusciti a ricostruire l’intero ciclo delle operazioni di gestione e delle cessioni di beni e/o prestazioni di servizi eseguite sul territorio provinciale, regionale e nazionale, determinando l’effettivo giro d’affari realizzato dall’impresa, nei confronti della quale sono stati constatati ricavi non dichiarati per 13.622.409,00, un’imposta evasa ai fini Ires per oltre 3.746.162,48, un’ Iva dovuta per 2.271.391 euro ed un’imposta Irap per 650.595 euro.
Gli amministratori pro-tempore della società sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per violazioni in materia penale-tributaria (omessa dichiarazione dei redditi e dell’iva ed occultamento di documentazione fiscale).
La Procura della Repubblica di Sulmona, condividendo le ipotesi investigative della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona, ha richiesto al gip del locale Tribunale, la misura cautelare reale sia per gli immobili di proprietà degli amministratori pro-tempore, tutti ubicati nella provincia di L’Aquila, nonchè sulle disponibilità rinvenute nei conti correnti bancari e postali per potersi rivalere per l’evasione constatata.
Per cui, in esecuzione di decreto di sequestro preventivo di oltre 6 milioni di euro emesso dal gip del Tribunale di Sulmona, Paola Petti, su richiesta del pm Stefano Iafolla, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro 5 unità immobiliari di cui 4 a Prezza ed una a Raiano oltre a conti correnti bancari, libretti di deposito postali, carte di credito prepagate al fine di recuperare l’imposta evasa e non versata al fisco.