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I geologi portano L’Aquila a Roma, Marta Valente (23 ore sotto macerie) incontra genitori vittime terremoto

L’Aquila. “Rimasi più di 23 ore sotto alle macerie ma adesso basta ! Dobbiamo pensare solo a puntare alla prevenzione . Io sono stata fortunata ed ora voglio trasformare questa fortuna in dono per gli altri . I miei sono stati 6 anni di recupero da tutti i punti di vista . Di recupero della vita , della normalità, della tranquillità . Io sono stata ben 100 giorni in ospedale ed ho dovuto avviare una lunga riabilitazione . Ed è stato proprio durante questo percorso che ho conosciuto un altro mondo , altri ambienti , a me totalmente estranei e lontani .

Ambienti fatti di persone che soffrono e lottano ogni giorno . Ho imparato a conoscere queste storie , le loro storie” . Parla Marta Valente sopravvissuta a quella dannata notte del 6 Aprile del 2009 e la sua è una dichiarazione viva, sentita .
“Io ho fatto una scelta precisa , di vita ed è stata quella di non lasciare l’Abruzzo – ha continuato Marta – di non scappare ma anzi di contribuire a cambiare le cose rimanendo e non andando via .Quella notte del 6 Aprile del 2009 ero studentessa a L’Aquila ed ho conseguito la mia laurea a L’Aquila . Oggi l’Abruzzo sta cambiando . C’è una maggiore attenzione alla prevenzione , ai restauri, alle ristrutturazioni, alla costruzione di case antisismiche . Prima purtroppo non era così”.

Per Marta bisogna andare oltre .
“Dopo una catastrofe non bisogna pensare solo alla ricostruzione delle cose ma soprattutto a quella delle persone . Lo Stato italiano però , purtroppo – ha proseguito Marta – nel caso dell’Abruzzo non ha prestato attenzione alla ricostruzione delle persone e feriti e vittime non hanno avuto il riconoscimento dello status di terremotati, nonostante la nostra Costituzione ponga al centro di tutto la persona”.

Per la prima volta, a distanza di 6 anni, Marta Valente parlerà alla comunità dei geologi e lo farà a Roma , in pubblico , dinanzi a tutti i sindaci dell’aquilano , ai parlamentari, agli ambasciatori dei Paesi stranieri , ai rappresentanti del Governo italiano . Lo farà il 26 Marzo al Campidoglio per il Premio di Laurea dedicato agli studenti “caduti” a L’Aquila ed indetto dall’Associazione Vittime Universitarie del Sisma 6 Aprile 2009 (AVUS), dal Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e dalla Fondazione Centro Studi del CNG .

“Auguro a Francesca Pallone vincitrice del Premio di Laurea – ha concluso Marta – dedicato agli studenti “caduti” a L’Aquila di cogliere la bellezza della vita anche nei momenti di grande difficoltà e chiedo di mettere sempre al centro della propria azione e del proprio lavoro la persona”.

I geologi dunque portano L’Aquila , con tutti i suoi argomenti , tutti i suoi temi , a Roma nel cuore del potere politico. Nessuna commemorazione , nessun anniversario ma tutti saranno a Roma.

Ci saranno tutti i sindaci del cratere , i cui paesi sono stati colpiti dal sisma e ci saranno i genitori degli studenti i cui sogni sono volati via con loro quella stessa notte , ma ci saranno rappresentanti del Governo e parlamentari .

Interverranno Franco GABRIELLI, Capo Dipartimento della Protezione Civile,,il sindaco de L’Aquila Massimo CIALENTE, Gian Vito Graziano , Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi , Paola INVERARDI, Rettrice dell’Università degli Studi dell’Aquila, Luciano D’ALFONSO, Presidente della Regione Abruzzo, Vittorio D’Oriano , Presidente della Fondazione Centro Studi del CNG , Maurizio PUCCI, Assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale ,Nicola ZINGARETTI, Presidente della Regione Lazio . Invitati anche ministri , rappresentanti del Governo .

“Abbiamo voluto fare uscire L’Aquila da L’Aquila e portarla a Roma – ha affermato Michele Orifici Coordinatore della Commissione Protezione Civile del CNG – perché L’Aquila è una questione nazionale . C’è la prevenzione che è essenziale al fine di salvare vite , infrastrutture , beni culturali e c’è il tema del tessuto sociale di tutti quei paesi , quei comuni colpiti da un terremoto .

In Italia molti di questi paesi hanno perso la loro identità , sono vuoti e sono stati privati di quella che fu la loro storia, la loro cultura, il loro modo di vivere . Tutto ciò anche perché in questi anni non c’è stata la prevenzione . E c’è un dato significativo : l’80% dei Comuni Italiani ha adottato il Piano di Protezione Civile ma solo il 10% lo ha reso noto alla popolazione .

Quasi tutti i comuni italiani hanno un Piano di Protezione Civile ma continuano a conservarlo nel cassetto ed allora dobbiamo capire che è essenziale parlare alla gente e dire come comportarsi in caso di un terremoto e mettere in campo tutte quelle azioni che sono parte integrante della prevenzione . Solo così riusciremo a limitare i danni”. Il giornalista Umberto Braccili ha raccontato le storie degli studenti aquilani nel libro “Macerie dentro e fuori” grazie alle cui vendite è stato possibile finanziare il Premio di Laurea “AVUS 2009” .

“ Abbiamo girato tutte le Università italiane parlando ai giovani di oggi che saranno scienziati , amministratori, sindaci – ha concluso Michele Orifici – affinché l’Italia possa un domani non troppo lontano comprendere l’importanza della prevenzione , delle geo – scienze . Lo abbiamo fatto con Sergio Bianchi, Angelo Lannutti che a L’Aquila hanno perso i loro figli . Grazie a loro , al loro dolore , al loro sacrificio è stato possibile realizzare il Premio di Laurea .

Il 26 Marzo , a Roma premieremo uno studente o studentessa che avrà presentato la migliore tesi sulla prevenzione sismica e sul rischio sismico . Ci sono giunti molti lavori e tutti di grande qualità a dimostrazione di un Paese ricco di menti che rischiano però di andare a lavorare all’estero”.