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L’Aquila, Casalesi nella ricostruzione: arrestato imprenditore “vicino” al boss Zagaria

L’Aquila. Un imprenditore impegnato negli appalti per la ricostruzione post terremoto a L’Aquila, Raffaele Cilindro, ritenuto dagli inquirenti vicino all’ex boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria, è stato arrestato dai Ros nell’ambito di una inchiesta della Dda di Napoli (pm Sirignano e Giordano). 

Contestualmente all’arresto i militari del Ros gli hanno sequestrato beni per 1,5 milioni di euro. Cilindro, impegnato in appalti per la ricostruzione post terremoto a L’Aquila, avrebbe ospitato il boss latitante della sua abitazione dove, peraltro, avvenivano i summit del clan.

L’imprenditore Raffaele Cilindro, arrestato a Napoli, compare nel giugno 2014 nell’inchiesta sulle infiltrazioni dei Casalesi negli appalti della ricostruzione post sisma, ma non era tra gli indagati. L’allora Gip Marco Billi parlava di “lunga amicizia” e “comuni interessi” con Alfonso Di Tella, tra gli arrestati nell’inchiesta ‘Dirty Job’.
Da intercettazioni emergerebbe che Cilindro chiese a Di Tella di essere coinvolto in appalti per la ricostruzione, oltre ad avanzare richieste di danaro.

LEGGE RICOSTRUZIONE, PEZZOPANE: ‘TRASPARENZA, TEMPI RAPIDI, NORME PER I PARENTI DELLE VITTIME E PER IL PERSONALE’

“L’obiettivo della legge sulla ricostruzione sarà principalmente quello di assicurare trasparenza, tempi rapidi, assenza di possibili infiltrazioni criminali e malavitose. I sei miliardi che sono stati previsti nella Legge di Stabilità dovranno essere spesi bene, in assoluta trasparenza, senza lasciare crepe in cui si possano infiltrare poteri occulti, come è già accaduto in passato”. Lo dichiara la senatrice Pezzopane, che sta proseguendo i lavori per la legge. “Nelle due riunioni, che ho avuto nei giorni scorsi con il sindaco dell’Aquila, i sindaci dei crateri, i responsabili degli uffici per la ricostruzione sono emersi altri spunti e suggerimenti per migliorare il testo base da cui partiamo. Molte sono le osservazioni su subappalti e divieto di cessione dei contratti, sulle procedure per la scelta dell’impresa, sull’elenco degli operatori economici interessati agli interventi di ricostruzione, sui contributi per immobili ad uso non abitativo, sul raggiungimento degli equilibri finanziari dei comuni cratere, sui piani di recupero dei centri storici e dei borghi. Qualcuno ha sottolineato la necessità di mantenere l’assetto attuale della governance, per non disperdere il patrimonio e il know how acquisiti. Bisognerà rendere omogenee le varie proposte, perché alcune non collimano tra loro e questo sarà obiettivo dei prossimi incontri. Nella nuova legge- prosegue la senatrice- ci saranno anche altre norme che in precedenza non erano state previste. Ho intenzione di dar voce ai parenti delle vittime, che da anni chiedono un risarcimento e il riconoscimento di uno status speciale, come per le vittime del lavoro. Sulla questione del personale addetto alla ricostruzione andrà trovato un giusto equilibrio tra le diverse esigenze. Se da una parte bisognerà attingere dalle graduatorie RIPAM per nuove professionalità, dall’altra bisognerà prorogare ulteriormente il personale dei comuni e degli uffici speciali per la ricostruzione. Su questo terreno attendo anche le proposte dei sindacati. Dovranno esserci norme specifiche per le attività produttive, così come per la valorizzazione della promozione turistico- culturale del territorio. Con i sindaci del territorio e gli uffici speciali della ricostruzione avremo un ulteriore incontro la prossima settimana, per stilare un testo condiviso, che farò pervenire alla Sottosegretario De Micheli, con cui sono in costante contatto e che sta seguendo puntualmente e con interesse gli sviluppi di queste fasi preparatorie. Dovrà essere un decreto legge, così come è stato fatto per il sisma dell’Emilia Romagna”.