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Esenzione ticket suore, salta accordo per L’Aquila

L’Aquila. La trattativa con l’Ordine dei Medici dell’Aquila, che mirava ad esonerare dal pagamento del ticket sanitario suore e monache di clausura senza reddito, “è stata archiviata con comunicazione allo stesso ente”. A rendere nota la notizia è l’ex sindacalista della Cisl di Teramo, Franco Capanna, che lo scorso 2 dicembre aveva chiesto all’Ordine di farsi parte attiva così come aveva già fatto nell’ottobre del 2013, sempre grazie all’interessamento di Capanna, l’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Teramo.

L’ex sindacalista sostiene che inizialmente l’Ordine dei Medici dell’Aquila “mostrava conciliazione”, ma che successivamente l’auspicato accordo non si è realizzato non avendo Capanna più ricevuto “nè mail nè alcuna telefonata di riscontro”. Lo stesso Capanna parla di “principio umanistico umiliato” e che “la carità non bussa mai a lungo”. Stando alle dichiarazioni di Capanna ci sarebbe stata “scarsa considerazione per il supporto alle preghiere mirate di religiose del luogo per un accordo in cui speravano”.

L’ex sindacalista rivela, inoltre, “nel segno della trasparenza invocata da papa Francesco”, che per oltre un mese ha inviato diverse mail all’arcivescovo metropoliota dell’Aquila monsignor Petrocchi “perchè  in caso di accordo doveva inoltrare le lettere alle religiose per godere di quelle prestazioni sanitarie gratuite. Ma, pur chiamando la Curia e parlato con il suo segretario, il prelato non ha ritenuto di rispondere. Riflettano i vertici della Cisl, prima l’ex Bonanni che non prevedeva tali diritti alle religiose senza reddito, poi la neo segretaria Anna Maria Furlan che – afferma sempre Capanna – ha snobbato tale emergenza.

Costoro sono solo uomini ma io dico che non v’è figura più grande di una suora che si inginocchia per chiedere una solidarietà di sopravvivenza ed il suo grido varca le nubi da scuotere i cieli e mette i brividi alle coscienze. Personalmente – conclude Franco Capanna – sono oggi stremato ma ho il privilegio di avere lottato per tutte le nostre spose di Gesù d’Italia e per la conquista ottenuta a Teramo così operativa, così struggente. Grazie alle migliaia di migliaia di attestati di incoraggiamento dall’Abruzzo, dall’Italia e da diverse località del mondo“.

Affinchè suore e monache di clausura senza reddito potessero essere esonerate dal pagamento del ticket sanitario, Capanna, agli inizi dello scorso dicembre, aveva scritto anche al presidente della Regione. Rivolgendosi al governatore, l’ex sindacalista aveva parlato di “giusta e nobile causa”, “confidando nel cuore di D’Alfonso”. Anche questo appello, al momento, non ha avuto alcun esito.