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Urban Nature, successo per l’edizione teatina dell’evento promosso dal WWF in tutta Italia

Chieti. Lo scenario del Museo universitario, scelto in alternativa ai giardini della Villa Comunale di Chieti per la necessità di rispettare le norme anti Covid, non ha diminuito il fascino dell’edizione 2020 di “Urban Nature – Festa della Natura in città”, che ha avuto, domenica scorsa, il consueto successo di pubblico e di consensi.

Le postazioni dei Carabinieri Forestali Reparto Biodiversità di Pescara (Lontra e Lupo sono poi così lontani?) e del Nucleo Carabinieri CITES (Come possiamo contribuire alla conservazione della Natura) hanno avuto tanti visitatori interessati, così come quella della Societas Herpetologica Italica Sez. Abruzzo e Molise che ha illustrato il problema della fauna aliena con particolare riferimento alle testuggini palustri esotiche vendute a pochi euro quando sono appena nate e poi, una volta cresciute, troppo spesso abbandonate in natura dove creano enormi danni per la biodiversità locale. Incentrate sul gioco educativo invece le postazioni del Museo universitario, che ha proposto “Colora la natura!” laboratorio didattico per bambini da 5 a 10 anni, e del WWF Chieti Pescara, che ha stimolato la curiosità dei visitatori con “Indovina Chi?”: venivano mostrate tracce lasciate dagli animali e si invitavano i visitatori a indicare chi le avesse lasciate, un gioco che ha affascinato i ragazzi così come gli adulti.

Alle 12.30, a conclusione della giornata, c’è stata la premiazione del concorso fotografico “Urban Nature – Festa della Natura in città”, un’occasione per riscoprire vegetali e animali che ci accompagnano nella nostra vita quotidiana e di cui non ci accorgiamo più. All’edizione 2020 hanno partecipato 39 concorrenti mettendo in difficoltà la giuria (il Ten. Col. Cristina Di Tommaso dei Carabinieri Forestali, il direttore del Museo universitario prof. Luigi Capasso e il delegato Abruzzo del WWF Italia Filomena Ricci) per la scelta tra tante belle ed efficaci immagini. La decisione dei giurati è stata quella di privilegiare il soggetto ritratto piuttosto che la qualità tecnica delle foto, proprio per sottolineare lo spirito del concorso, che vuole evidenziare l’importanza della natura per la qualità della vita nelle nostre città. Il terzo premio (prodotti Terre delle Oasi offerti dall’Oasi WWF Lago di Penne) è andato alla signora Paola Ruggieri con l’immagine di un bruco di Papilio machaon che ha trovato il suo spazio vitale su una pianta in un balcone di Roma. Il secondo premio (prodotti Terre delle Oasi offerti dall’Oasi WWF Lago di Penne) a Simone Rossi, che ha proposto la foto di una Viola tricolor solitaria sbocciata in un selciato, simbolo di una natura che non si arrende. Il primo premio (un soggiorno di due giorni nell’Oasi WWF Gole del Sagittario) è andato a un ragazzo di 14 anni, Carlo Enrico De Simone, che ha sorpreso una cinciarella Cyanistes caeruleus capace di sfruttare per il suo nido una scatola di derivazione sulla parete di un edificio.