Torrevecchia Teatina. Tanto entusiasmo e tanta partecipazione per il vescovo dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, Monsignor Bruno Forte, che ha tenuto una visita pastorale zonale nella Parrocchia San Rocco di Torrevecchia Teatina, dove è stato accolto dalla cittadinanza, dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Seccia e dal parroco don Nicolino Santilli.
Dopo l’incontro con l’amministrazione comunale presso la Sala Consiliare del Comune c’è stato un incontro molto istruttivo e simpatico con i ragazzi del catechismo (comunicandi e cresimandi) e le rispettive catechiste nella Chiesa di San Rocco, poi l’incontro con la comunità nell’Aula Magna dell’Università Telematica, dove si è svolta anche la Santa Messa Solenne. Nel corso dell’incontro con la cittadinanza si è parlato, tra gli altri aspetti, anche della riapertura della Chiesa di San Giuseppe di Castelferrato, chiusa dopo il terremoto del 2016,e al vescovo Bruno Forte è stata consegnata la raccolta di firme richiedenti il ripristino al culto della Chiesa.
“Indubbiamente per noi oggi è una giornata importantissima – ha affermato il sindaco di Torrevecchia Teatina, Francesco Seccia – avere la possibilità di ricevere la visita di padre Bruno è sicuramente un momento importante per tutta la nostra comunità. Ha sempre dimostrato una vicinanza al territorio e ai cittadini e in questi giorni di pandemia e di quelle che sono le problematiche dei nostri tempi hanno un po’ stravolto la nostra quotidianità ed averlo come punto di riferimento per noi è molto importante. Abbiamo avuto modo di confrontarci con lui nalla sala consiliare del nostro Comune e ringrazio padre Bruno per la notizia che ci ha dato che è quella della possibilità della riapertura della Chiesa San Giuseppe, da tanto tempo stiamo cercndo di restituire alla collettività questa Chiesa e ora sembra che si possa anche grazie all’intervento del commissario Legnini”.
“Oggi è una giornata importante, da ricordare per la storia di Torrevecchia – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale di Torrevecchia Teatina, Mattero Sbaraglia – siamo felici come amministrazione comunale di aver accolto Sua Eccellenza Bruno Forte qui a Torrevecchia, da parte mia va un ringraziamento anche al nostro parroco don Nicolino Santilli per l’impegno profuso negli anni qui a Torrevecchia. Inoltre ringrazio il sindaco, il dottor Seccia, per l’intervento fatto con il cuore per l’accoglienza del nostro vescovo e tutti i consiglieri hanno presenziato l’incontro al Consiglio. Eravamo anche un po’ emozionati perché dopo 10 anni rivivere questo momento è stato veramente meraviglioso per la comunità di Torrevecchia Teatina”.
“È una visita diversa rispetto a quella che c’è stata l’altra volta – ha rimarcato il parroco della Parrocchia di San Rocco, don Nicolino Santilli – perché innanzitutto avviene subito dopo l’unificazione delle due Parrocchie. Poi è una visita che ci vede ancora impegnati nell’emergenza pandemica del Covid-19 e gli incontri vengono fatti a livello zonale. Da parte mia e della comunità do il benvenuto a Monsignor Bruno Forte e lo ringrazio per la sua presenza”.
“La visita pastorale la faccio secondo quello che ci dice il canone del Diritto Canonico ogni 5 anni – ha spiegato il vescovo dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, Monsignor Bruno Forte – l’ultima l’abbiamo terminata nel 2013 e abbiamo iniziato due anni fa questa seconda visita a tappeto. Questa volta ho cercato di dare un’impostazione più zonale perché voglio favorire la collaborazione fra tutte le comunità parrocchiali al servizio dell’annuncio del Vangelo e anche della carità avendo vissuto tutti questo momento così difficile della pandemia dalla quale si esce tutti insieme, con solidarietà e anche con spirito di fede. Per la Chiesa di San Giuseppe abbiamo completato il progetto, presentato la richiesta e aspettiamo l’ordinanza del commissario per il terremoto che dovrebbe arrivare tra dicembre e gennaio per iniziare i lavori con lo stanziamento necessario di circa 400 mila euro. Ci auguriamo che tutto proceda secondo quello che ci è stato assicurato e che dovrebbe essere appunto realizzato. È un periodo difficile in cui c’è la tentazione di chiudersi ognuno nelle proprie insicurezze e paure e invece più che mai è necessario fare due cose: avere grande responsabilità e prudenza perché il virus circola ancora, ma avere anche grande attenzione e solidarietà versoi più deboli”.