Lanciano. Dalla mezzanotte è chiuso in via precauzionale, lungo la provinciale 111, il ponte sul fiume Sangro che collega Lanciano alla Val di Sangro e ad Atessa, una delle zone industriali più densamente popolate del centro-sud.
Il provvedimento è stato adottato dalla Prefettura di Chieti d’intesa con la Provincia, a seguito delle scosse di terremoto di ieri sera in Molise. Controlli tecnici sono in atto per verificare le condizioni del ponte in questione. Il traffico è stato deviato sulla vicina strada Pedemontana. Il viadotto nuovo sul Sangro è da tempo monitorato, anche a seguito di esposti di cittadini preoccupati per la stabilità dei piloni.
La struttura tecnica della Provincia di Chieti ha evidenziato che i carichi sismici sono nettamente inferiori alle vibrazioni causate dall’aumentato traffico veicolare e dei mezzi pesanti sul ponte. A seguito di controlli visivi e fotografici effettuati dal comando provinciale dei Carabinieri, anche su preoccupazioni manifestate dai cittadini e ambientalisti, ieri sera è stato rimesso un rapporto a Prefettura e Provincia che a mezzanotte hanno deciso di chiudere il ponte in via precauzionale. Una relazione è stata trasmessa anche alla Procura di Lanciano.
“Saranno controllati e ispezionati i ponti stradali di competenza della Provincia di Chieti, una cinquantina. Il dirigente Carlo Cristini ha richiamato dalle ferie il personale del settore Lavori pubblici e Viabilità”. Lo ha annunciato il presidente Pupillo facendo il punto della situazione a Lanciano dopo il terremoto di ieri in Molise. Pupillo, accanto agli ingegneri Paola Campitelli e Nicola Pasquini, ha chiarito la situazione sul Ponte Nuovo che attraversa il Sangro e collega Lanciano alla Val di Sangro e Atessa. “E’ una chiusura precauzionale, dopo le scosse di ieri, nessun allarmismo. La preoccupazione dei cittadini, scossi dalla tragedia di Genova, nasce dal disallineamento dei manicotti alla base dei pilastri realizzati dopo l’opera, nel 1980, per prevenire l’erosione dei piloni da parte del fiume; disallineamenti ininfluenti sulla staticità del ponte costruito con la tecnica ‘palo-pila’ negli anni Sessanta dal Consorzio di Bonifica con fondi della Cassa del Mezzogiorno”.
“Il ponte in cemento armato sul Sangro – precisa Pupillo – è sotto stretto controllo dal 2014 e non presenta problemi di staticità, anche se va adeguato alle attuali normative antisismiche. Le nuove verifiche tecnico scientifiche saranno di nuovo affidate a ditte specializzate che faranno sondaggi, prelievi ed esami sui materiali. Poi si provvederà alla sua riapertura. Saranno necessari almeno due mesi. Cercheremo di alleviare i disagi dei pendolari, specie dei lavoratori dell’area industriale sangrina”. La Sevel e il suo indotto riaprono infatti lunedì prossimo. “Per l’adeguamento di Ponte Nuovo – ha proseguito Pupillo – abbiamo già chiesto alla Regione Abruzzo 432mila euro, e con le rimesse da parte dello Stato, un milione 300 mila euro per la viabilità, abbiamo già stanziato per il 2019 i primi 30mila euro per gli interventi necessari”.
In Molise chiuso un tratto della statale 647 Bifernina, in particolare il viadotto sull’invaso artificiale della diga del Liscione nella zona di Guardialfiera (Campobasso). La decisione è stata presa nella notte per consentire verifiche strutturali sul ponte, lungo circa 4,5 km. I collegamenti da Campobasso a Termoli sono possibili attraverso la Ss 87. Verifiche sono in corso su alcuni impalcati del viadotto che avrebbero mostrato leggere anomalie dopo le scosse di terremoto di ieri sera