Sub dispeso in mare: il corpo recuperato a San Vito

Intorno alle prime luci dell’alba di stamani, verso le ore 06.30, perveniva, da parte della locale stazione dei Carabinieri di Ortona, la segnalazione di un sub disperso in mare.

 

Immediatamente veniva allertata ed attivata tutta la catena del personale presente in Sala Operativa della Capitaneria di porto di Ortona oltre alla contemporanea attivazione del Servizio S.A.R. (Ricerca e Soccorso in mare) con la contestuale uscita in mare della M/V CP 885 e del GC B102 dislocati presso il sorgitore ortonese.

Dalle prime informazioni acquisite dal personale presente sul posto, da parte di uno dei due pescatori che, nel corso della notte tra sabato e domenica, si stavano cimentando in attività di pesca, nel tratto di mare compreso tra la spiaggia di Cintioni del comune di Ortona ed il comune di San Vito Chietino, risulta che manca all’appello un subacqueo che si sarebbe immerso con attrezzatura da pesca a seguito e che l’ultimo avvistamento dello stesso da parte del segnalante è avvenuto intorno alle ore 00.30 della giornata di domenica.
Veniva immediatamente contattata anche la Sala Operativa del Reparto Operativo della Direzione Marittima di Pescara per il coordinamento dei mezzi aerei e navali ed il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera di Roma al fine del costante aggiornamento.

Nel breve volgere di alcuni minuti mollava gli ormeggi la Motovedetta CP 885 che dirigeva verso il tratto di mare oggetto della segnalazione, mentre il personale operativo del servizio terrestre, Nucleo N.O.P.A. raggiungeva con i mezzi di servizio l’area di interesse.
Le ricerche effettuate in collaborazione con il personale della locale stazione Carabinieri di Ortona e con il personale imbarcato dei VV.F. di Ortona, grazie anche all’ausilio di un subacqueo già presente in zona, portavano al ritrovamento intorno alle ore 07.45 di una cintura con dei pesi di piombo e di un fucile per uso pesca.

A seguito di tale ritrovamento veniva contestualmente valutato di richiedere l’approntamento da parte dei VVF di Chieti dell’unità di volo (elicottero) con impiego di personale subacqueo, che si alzava in volo dalla base di Pescara dirigendo verso la zona delle operazioni, andandosi ad affiancare al personale già presente sul tratto di mare interessato.

Dopo quasi tre ore di ricerca, veniva avvistato a pelo d’acqua il corpo del subacqueo, in posizione di galleggiamento, con il volto riverso il fondo del mare, da parte del personale imbarcato a bordo della Motovedetta CP 885. Il corpo veniva ritrovato a meno di 400 metri dal pennello del porticciolo turistico di San Vito Chietino.

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