Chieti. Sarà il “padre” della Legge Gelli a spiegare a Chieti come la nuova normativa sulla responsabilità professionale abbia disegnato una cornice che offre maggiori tutele a pazienti e professionisti. Di questo si parlerà sabato 8 settembre al Centro di ricerca medica Ce.S.I, dove è tra gli ospiti più attesi Federico Gelli, dirigente dell’Azienda Sanitaria Toscana Centro, estensore del testo divenuto legge dello Stato nel marzo 2017.
Nel corso dei lavori si confronteranno medici, avvocati e magistrati sulle novità introdotte dal documento in materia di sicurezza delle prestazioni sanitarie, sancita quale bene di portata costituzionale, e sulla responsabilità civile e penale dei sanitari. Il legislatore, inoltre, ha revisionato anche la configurazione della colpa grave, derivante da imperizia, prescrivendo ai professionisti il rispetto il rispetto di linee guida e buone pratiche da adeguare al singolo caso clinico. A promuovere l’incontro è Vincenzo Salini, direttore della Clinica Ortopedica dell’ospedale di Chieti e Professore Ordinario all’Università “D’Annunzio”, in collaborazione con Aldo Carnevale, professore ordinario di Medicina Legale dello stesso Ateneo, e Pierluigi Tenaglia, presidente dell’Ordine degli avvocati di Chieti, il quale ha accreditato il convegno per il rilascio di crediti formativi per gli avvocati che parteciperanno.
“La legge incentiva moltissimo la prevenzione – sottolinea Salini – che diventa lo snodo di una profonda rivoluzione culturale. Per la prima volta viene esteso e integrato il diritto alla salute, nel quale entra a pieno titolo la sicurezza delle cure”.