Lanciano. “Non posso e non voglio imporre una scelta della Direzione a tutti i costi e andare contro la volontà del responsabile della Radiologia e del sindaco di Lanciano. Perciò la tanto vituperata seconda Tac acquistata per l’ospedale Renzetti sarà trasferita a Vasto, dove sono ben felici di averla”. Il Direttore generale della Asl Thomas Schael pone fine, con una decisione sofferta, alle roventi polemiche suscitate nel capoluogo Frentano dalla delibera per la fornitura di un tomografo Canon, con ricostruzione a 160 strati, “rigenerato”. Utilizzando la metafora dell’auto a km zero, in conferenza stampa era stato puntualmente chiarito che il termine non equivale a “usato, o di seconda mano”, perché si tratta di apparecchi nuovi, venduti dalla stessa ditta a condizioni di acquisto più vantaggiose, che in genere hanno avuto la vita breve di un’esposizione nei saloni dedicati alle tecnologie, e garantiti in tutte le componenti.
“Avevo detto in tutta trasparenza che questa Tac non sostituiva quella attuale, a 16 strati acquistata nel 2007, ma sarebbe stata la seconda in dotazione dell’ospedale – aggiunge il Direttore – destinata all’alta specialità, come la diagnostica oncologica e cardiovascolare, lasciando l’altra alle urgenze. Analoga scelta è stata compiuta per Chieti, con un apparecchio gemello di quello previsto per Lanciano. Era evidente che l’ospedale ne avrebbe guadagnato in termini di tecnologia e i cittadini in qualità e precisione della diagnosi, ma altri non sono stati dello stesso avviso: il responsabile della Radiologia di Lanciano, che ha inviato una durissima nota, sottoscritta anche da altri operatori, per esprimere netto dissenso all’installazione dell’apparecchio; il sindaco di Lanciano, che ha gridato all’offesa alla città per una Tac di seconda mano; il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che ha chiesto al Dipartimento Salute della Regione un’azione di monitoraggio sugli acquisti della Asl. Con enorme dispiacere devo prendere atto che sindaco e radiologo si sentano oltraggiati e offesi dall’arrivo della nuova tecnologia diagnostica, e non desidero prolungare oltre questo disagio. Abbiamo perciò adottato i provvedimenti per annullare i lavori alla Radiologia di Lanciano, non più necessari, e destinare la Tac rigenerata a Vasto, dove viene accolta a braccia aperte e recepita come un’opportunità. E’ giusto, quindi, rispettare le volontà, e se a Lanciano si preferisce rinunciare ad avere di più oggi aspettando il meglio domani, la richiesta va assecondata. E’ importante, in assoluto, non l’ubicazione delle tecnologie, ma che l’Azienda assicuri nel proprio territorio un’offerta diagnostica adeguata alla domanda espressa dai cittadini, e ad Atessa, Vasto e Chieti la diagnostica per immagini è di livello evoluto. Per Lanciano si dovrà aspettare l’erogazione del finanziamento già chiesto alla Regione per la sostituzione della Tac attuale. Nell’attesa averne due sarebbe stato sicuramente utile alla collettività, ma tant’è, le volontà espresse sono state altre. Restano il rammarico per l’opportunità persa e il doveroso ringraziamento agli imprenditori che avevano manifestato la disponibilità a contribuire all’acquisto della Tac per far crescere l’ospedale di Lanciano”.