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San Vito Chietino, nasce l’osservatorio ornitologico

San Vito Chietino. Ieri alla presenza del sindaco di San Vito Chietino Emiliano Bozzelli, dell’assessore Gabriella Mancini e del Presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese è stata firmata la convenzione tra comune e associazione. Nasce così l’osservatorio ornitologico di San Vito Chietino.

Grazie alla passione e alla costanza dell’attivista della SOA Alessandra Iannascoli si è scoperto che il belvedere del paese non è solo uno splendido balcone sul blu del Mare Adriatico ma anche un punto di osservazione ideale per avvistare rapaci in migrazione che seguono la linea di costa durante lo spostamento.

Tra marzo e aprile, in poche ore, è possibile osservare decine di individui di specie anche rare, dal Falco pescatore all’Albanella minore, dal Falco pecchiaiolo al Nibbio bruno. Molte di queste specie hanno svernato in Africa e ora si stanno spostando con un viaggio di migliaia di chilometri verso il nord Europa dove nidificano. Poi in autunno torneranno indietro e sarà l’occasione per osservarli di nuovo.

Oggi, per dire, nei pochi minuti della breve cerimonia della firma, sono passati ben tre falchi di palude.

Sul belvedere è stata già installata una postazione didattica in cui residenti e turisti potranno prendere informazioni sul fenomeno della migrazione degli uccelli e sulle principali specie osservabili da San Vito.

Oltre all’aspetto della divulgazione la SOA curerà quello più prettamente scientifico. Ricordiamo che gli stati europei hanno l’obbligo di monitorare le specie di uccelli sulla base della Direttiva 147/2009/CE. Gli ornitologi e gli appassionati di birdwatching della SOA continueranno quindi il lavoro già avviato con sessioni periodiche di osservazione per stilare una check-list di tutte le specie e descriverne il comportamento a livello locale. Molti degli individui frequentano l’area tra colle Foresta e il Fosso delle Farfalle, che è già Sito di Interesse Comunitario per la flora e per la fauna. Potranno essere così valutate anche eventuali azioni di conservazione e miglioramento ambientale.

La Costa dei Trabocchi e la via verde hanno così un altro elemento di attrattiva per turisti amanti della natura. In Nord Europa sono milioni gli appassionati di bird-watching e ci sono addirittura agenzie di viaggio specializzate in tour alla scoperta di animali e piante del Mediterraneo.
Solo la conoscenza approfondita dei luoghi e la loro conservazione permetterà di sviluppare un turismo attento fondato su un uso durevole del territorio.