San Salvo, ‘Io non rischio’: punto informativo con la Valtrigno

San Salvo. Domenica prossima 13 ottobre, a partire dalle ore 10.00, piazza Giovanni XXIII a San Salvo sarà una delle 850 piazze italiane ad ospitare la campagna nazionale “Io no rischio” per le buone pratiche di protezione civile. A comunicarlo l’assessore alla protezione civile Giancarlo Lippis che annuncia la presenza del punto informativo dell’Associazione Val Trigno di San Salvo dedicato alla campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che interessano il nostro Paese in particolare sul rischio alluvione e maremoto.

 “Quest’anno la campagna “Io non rischio”, giunta alla nona edizione, aprirà la prima “Settimana nazionale della protezione civile”, 7 giorni di eventi ed iniziative a livello nazionale e locale in cui i cittadini italiani potranno conoscere più da vicino il Servizio nazionale della protezione civile” evidenzia l’assessore Lippis.

 Domenica 13 è la giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali dichiarata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

 “Il sentito ringraziamento dell’Amministrazione comunale di San Salvo – dichiara il sindaco Tiziana Magnacca – ai tanti volontari e volontarie che operano nella nostra città nelle diverse organizzazioni di volontariato, i veri grandi protagonisti dell’iniziativa che ringrazio per il lavoro che svolgono a servizio della comunità”.

 “Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.

 L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

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