Chieti. Il provvedimento scaturisce da un’attività’ di indagine svolta dai Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Chieti e coordinata dai Pubblici Ministeri Michele RENZO e David MANCINI della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo de L’Aquila.
Attraverso l’attività’ informativa sviluppata sul territorio della provincia teatina, venivano acquisiti elementi di interesse nei confronti del cittadino marocchino O. A. T., evidenziatosi per l’interpretazione estremistica e radicale della fede islamica e per aver espresso approvazione per gli attentati terroristici compiuti in Europa.
La successiva attività’ investigativa, coordinata dalla Procura Distrettuale de L’Aquila, consentiva di accertare la riconducibilità al predetto di due profili “facebook” sui quali, attraverso specifica attività tecnica, venivano individuati testi inneggianti al Jihad e immagini di chiara propaganda nei confronti dell’organizzazione terroristica denominata “stato islamico”.
In particolare, emergeva una foto avente sullo sfondo la basilica di Santa Maria Maggiore di Roma ed in primo piano un foglio recante la scritta in arabo vergata a mano “da Roma preghiamo Dio che faccia vincere lo stato islamico”.
Le contestuali attività dinamiche documentavano inoltre che O. A. T., emarginato dalla comunità islamica di San Salvo (CH) per la sua visione fondamentalista dell’Islam, aveva assunto un comportamento schivo e distaccato e trascorreva la maggior parte della giornata in casa, senza frequentare cittadini italiani e senza espletare alcuna attività lavorativa.
Il continuo accesso a siti web a sostegno del c.d. “stato islamico”, la consultazione di pagine relative alla realizzazione artigianale di giubbotti esplosivi e l’attività’ di proselitismo e propaganda in chiave jihadista svolta attraverso i social network, indicavano chiaramente la pericolosità’ sociale di O. A. T. che, trasferitosi nel frattempo in Marocco, veniva raggiunto da un provvedimento che non gli consente di entrare e soggiornare “in area Schengen” per motivi di sicurezza in materia di prevenzione del terrorismo.
“Sono grata ai Carabinieri della stazione di San Salvo per il lavoro svolto, con il coordinamento del Ros e la Direzione distrettuale antimafia, che ha permesso di scoprire e di prendere provvedimenti conseguenti nei confronti di un cittadino marocchino che ha manifestato un’interpretazione estremistica della fede islamica oltre ad avere espresso approvazione per gli attentati terroristici compiuti in Europa”. A dichiaralo il sindaco Tiziana Magnacca dopo l’adozione di un provvedimento di espulsione nei confronti di una cittadino marocchino residente a San Salvo. “In particolare voglio ringraziare il maggiore Amedeo Consales e il luogotenente Antonello Carnevale e i suoi collaboratori che, sebbene impegnati in tante attività e su tanti fronti per garantire la legalità a San Salvo, – ha aggiunto il sindaco – riescono persino a non trascurare un fenomeno come il terrorismo che, seppur lontano dalle nostre comunità, non ci autorizza ad abbassare mai la guardia né tanto meno a non tenere conto della necessità di dover vigilare su quanti soggiornano e vivono nel nostro territorio. Solo con un gioco di squadra, tra istituzioni e forze dell’ordine e la collaborazione dei cittadini, potremo garantire sicurezza nella nostra San Salvo”.