Sindaco e assessore Rispoli: “I ritardi derivano da imprevisti di cantiere e dal reperimento di risorse per coprirli, inaudito che interventi risalenti al 2007 abbiano impiegato decenni per arrivare a questo punto”
Chieti. Sono in corso interventi di completamento e necessari per il completamento della rotonda di Brecciarola, parliamo di un progetto decennale, che allo stato attuale necessità di un’integrazione dei lavori, il cui ammontare era originariamente pari a 705.591 euro.
“L’opera non è completa perché a cantiere aperto sulla rotonda sono emerse criticità che non erano contemplate nel progetto originario, che ha un iter di lungo corso che abbiamo subito riavviato affinché arrivasse a definizione come ci chiedeva la città – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Stefano Rispoli – Quando ci siamo insediati l’intervento 3 del capitolato relativo alla rotonda di Brecciarola-Golf era dormiente, siamo stati noi a farlo partire, ma durante i lavori sono emersi problemi imprevisti, imprevedibili e non ricompresi nel progetto originario, divenuto ormai vecchio dopo tanta attesa e che non potevano essere ignorati, perché connessi al funzionamento dell’opera e su cui ci siamo mobilitati, com’è giusto che sia quando si deve riconsegnare un’opera alla città e quando si sono investite risorse pubbliche. Era impensabile che una rotonda appena realizzata si allagasse alla prima pioggia forte e, pertanto, prima dell’asfaltatura, quando siamo andati a verificare la situazione e la scarsità del drenaggio, sono emersi i diversi problemi che nessuno aveva sondato e rilevato prima di allora, perché prima di noi nessuno si era mai posto il dubbio che con tanti anni molte cose potessero essere cambiate sul territorio interessato dai lavori. I nuovi interventi, indispensabili a rendere funzionale la rotonda, hanno un costo importante, com’è noto abbiamo ereditato un Comune in condizioni economiche precarie e per effettuarli ci siamo dovuti dare da fare in modo da reperire fondi che non erano stati preventivati nel progetto. Per tale ragione stiamo dando la priorità alle criticità più urgenti e ciò ha rallentato la chiusura del cantiere.
Al fine di completare la rotonda abbiamo dovuto eseguire due drenaggi a quote diverse sia sul rondò che sul ciglio stradale, collegandoli alle linee di raccolta delle acque della Tiburtina, affinché non si allagasse con la pioggia; fra gli interventi ulteriori c’è anche l’esecuzione di 49 metri di marciapiede lungo il lato ovest; la sistemazione delle aree perimetrali; il rifacimento di tre pozzetti esistenti in prossimità dell’uscita in rotatoria da via Giovenco pesantemente danneggiati; la sistemazione anche della fermata del bus sul lato sinistro, direzione Brecciarola, con due caditoie perché ad ogni pioggia non venisse più invasa da terra e detriti dei terrapieni soprastanti come accade ormai da decenni; infine il manto stradale, dei marciapiedi; l’illuminazione e la segnaletica tutta.
All’impresa abbiamo chiesto tempi rapidi, alla città e ai tanti che legittimamente ci chiedono notizie sulla definizione dell’opera, chiediamo scusa per i disagi, ma abbiamo dovuto fare fronte a una situazione che non potevamo immaginare quando è partito il cantiere”.