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Ricorso Ortona: decisione per nuove concessioni balneari rimandata, ma intanto può partire la stagione

Ortona. L’ordinanza del TAR n. 192/2020 del 15/06/2020 sul ricorso presentato dalla Legambiente e dal WWF Italia, difesi dall’Avvocato Francesco Paolo Febbo, contro il bando per nuove concessioni balneari nel comune di Ortona è, di fatto, un rinvio della decisione nel merito della questione.

Solo il 7 luglio si avrà un pronunciamento definitivo sulle concessioni oggetto del ricorso, ma nel frattempo il TAR, inspiegabilmente, non ha confermato la sospensione delle attività come richiesto dalle Associazioni ambientaliste firmatarie del ricorso e di fatto ha dato il via libera alla stagione balneare.

Le Associazioni avevano anche presentato motivi aggiunti al ricorso dopo l’ulteriore atto di assegnazione delle concessioni del Comune di Ortona.

Dichiara l’Avv. Febbo: “Ora si resta in attesa della decisione sul merito. Il TAR evidentemente ha ritenuto differibile la valutazione della tutela dell’ambiente rispetto alle necessità dell’immediato rilancio economico, in questo periodo da più parti auspicato anche in considerazione della recente pandemia”.

È stata una fortuna che, grazie alla prima sospensione del TAR ottenuta il 14 maggio scorso, l’avvio delle nuove concessioni sia stato ritardato, permettendo a diverse coppie di Fratino di portare a termine la cova. Ma ora Legambiente e WWF esprimono forte preoccupazione per l’avvio della stagione balneare senza specifiche prescrizioni considerato che nell’area ci sono ancora alcuni nidi e pulli nella fase dell’involo.

Legambiente e WWF ricordano che, al di là di quale sarà l’esito del pronunciamento del TAR, il tratto di costa interessato è uno dei più importanti della Regione Abruzzo dal punto di vista della conservazione del Fratino e delle dune e che, come spesso hanno avuto modo di sottolineare, nella scorsa stagione riproduttiva un terzo di tutti i nidi di Fratino censiti nella nostra regione nell’ambito del Progetto Salvafratino Abruzzo sono stati individuati proprio su quel tratto di litorale. È necessaria e urgente una pianificazione organica delle azioni di tutela da mettere in campo nell’area e il Comune non dovrebbe sottrarsi a questa responsabilità.

Le Associazioni tornano a ribadire la loro disponibilità a un confronto con l’Amministrazione comunale per trovare modalità di tutela e di promozione di un turismo più attento e meno impattante, nell’ottica però della considerazione di più alti interessi generali e collettivi.