‘Forte, gentile e orgoglioso’ lo slogan della manifestazione che si è snodata dalla Villa comunale, dove è stato allestito una sorta di piccolo villaggio con palco, passando successivamente anche per la centralissima piazza Valignani e poi corso Marrucino per poi tornare alla Villa.
“Siamo tutti parte lesa per ogni donna stuprata uccisa e offesa” uno degli slogan o “Siamo tutte antifasciste”. Fra le bandiere quella dell’Udu, l’Unione degli studenti, e le bandiere della pace.
“Il pride storicamente è il risultato di una necessità della nostra comunità di essere vista e di finire la consequenzialità delle violenze, della discriminazione che ci ha sempre colpito negli anni passati, l’invisibilizzazione è il problema principale – ha dettola portavoce Manuela Di Nardo – : il pride è proprio questo, vuol dire orgoglio e non vanto, ma smettere di vergognarsi e quindi iniziare un processo di individualità su cui costruire il proprio futuro in maniera onesta, visibile e orgogliosa”.
Per il segretario regionale e senatore del Pd, Michele Fina, “questa è una bellissima occasione per ribadire il fatto che nel nostro Paese i diritti civili debbono avanzare e sono assolutamente complementari ai diritti sociali perché al centro degli uni e degli altri ci sono le persone che vivono a tutto tondo la loro vita e che hanno diritto di essere liberi. Al centro c’è la voglia di volersi bene, di vivere l’amore in modo libero contro invece forme di violenza che spesso le persone libere come quelle che frequentano queste piazze subiscono” .
Erano presenti il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Chiara Zappalorto.