Pescara, i figli giocano, i genitori si picchiano: scattano le denunce

Gissi-Sambuceto U17, la semifinale finisce a botte… tra adulti. Un padre denuncia un “branco”. Il club nega e contrattacca con querele

Una partita di calcio tra ragazzini di sedici anni, una semifinale provinciale Under 17 tra il Gissi e il Sambuceto Calcio, si è trasformata in una vergognosa zuffa. Ma i protagonisti non erano i giovani calciatori, bensì i loro genitori. Il risultato è un papà finito al pronto soccorso con una prognosi di sette giorni e un altro ragazzo che ha avuto bisogno di cure mediche.

Campo da calcio in terra
Pescara, i figli giocano, i genitori si picchiano: scattano le denunce – Abruzzo.cityrumors.it

La partita incriminata si è giocata sul campo del Gissi. L’Unione Sportiva Gissi e il Sambuceto Calcio si stavano contendendo l’accesso alla finale, con i padroni di casa che alla fine l’hanno spuntata per 4-3. Ma la vera “partita”, a quanto pare, si è giocata fuori dal campo, tanto che solo ieri sera la società del Sambuceto Calcio ha diffuso un comunicato al vetriolo, pieno di accuse pesanti.

Secondo la ricostruzione del Sambuceto, il clima sugli spalti era tutt’altro che sereno: “I tifosi dell’Unione Sportiva Gissi durante tutta la partita inveivano contro l’arbitro, il portiere e la tifoseria del Sambuceto composta dai genitori dei ragazzi che giocavano“. Già questo la dice lunga sull’atmosfera “sportiva”.

Ma il peggio doveva ancora venire. La società ospite denuncia infatti che “i sedicenti tifosi di Gissi si sono resi protagonisti di una vera e propria caccia al tifoso avversario, culminato con un agguato e un’aggressione a danno di un genitore di un ragazzo del Sambuceto calcio“.

Il racconto di un tifoso ospite

A raccontare la sua versione è proprio il diretto interessato, un padre che preferisce rimanere anonimo per tutelare il figlio minorenne. Al Centro ha spiegato: “Dopo tutti gli insulti ai nostri ragazzi, nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo una mamma è scesa nel chiosco sotto alle tribune per dire alle persone presenti di smetterla. Sono sceso anche io a supporto della signora che ho poi riaccompagnato alle tribune. La partita è proseguita in un clima surreale, con gli insulti e le minacce anche all’arbitro, che era pure un ragazzino. Finita la partita i ragazzi del Sambuceto, esasperati da quel clima, hanno buttato fuori dal campo i palloni del Gissi. Intanto io sono uscito, e andandomene sono passato di nuovo davanti a quel chiosco con quelle persone che bevevano e fumavano. Gli passo davanti guardandoli in faccia, ma appena esco dalla porta dello stadio mi urlano insulti e parolacce“.

Azione nel calcio giovanile
Il racconto di un tifoso ospite – Abruzzo.cityrumors.it

E il racconto si fa ancora più inquietante: “Il tempo di girarmi per chiedere quale fosse il problema e mi sono venute addosso due persone, poi altre 15 che mi portano fuori dallo stadio, mi buttano sul cofano della macchina, mi trattengono le mani e mi colpiscono in volto. Qualcuno ha chiamato l’ambulanza, che è stata pure accerchiata da queste persone che gridavano che doveva essere medicato un ragazzo ferito, dicendo ai soccorritori che io ero caduto da solo. Dico solo che un operatore dell’ambulanza mi ha detto che ce ne dovevamo andare sennò se la prendevano anche con lui”.

Conclude il genitore: “Alla fine, meno male che ci sono andato di mezzo io e non i ragazzi. Ma ora li denuncio, ho già preso appuntamento con i carabinieri. Ho ferite ed ematomi, la distorsione a un ginocchio e 7 giorni di prognosi come hanno messo sul referto al pronto soccorso di Vasto“. Una violenza inaudita.

La risposta dell’Unione Sportiva Gissi

Il Sambuceto Calcio, nel suo comunicato, parla di un “branco di tifosi composto da almeno 10 elementi” e si riserva di “attivare eventuali azioni penali a carico di personaggi che non hanno niente a che vedere con lo sport, specie se si tratta di partite di ragazzi“, minacciando anche di negare l’ingresso ai sostenitori del Gissi nella partita di ritorno. Una presa di posizione dura, comprensibilmente.

Allenamenti giovanili
La risposta dell’Unione Sportiva Gissi – Abruzzo.cityrumors.it

Ma dall’altra parte non ci stanno. Il direttore sportivo dell’Unione Sportiva Gissi, Maurizio Iagnello, tuona dopo aver ricevuto il comunicato avversario: “Ho appena ricevuto la nota, sono fatti non veri“, dichiara subito, annunciando querele per diffamazione. Secondo Iagnello, sarebbe stato il padre finito in ospedale a “scatenare la situazione“, riducendo l’accaduto a “venti secondi di spinte fuori dallo stadio“.

LEGGI ANCHE… Giulianova, brutto incidente per il sindaco: colpa di una partita di calcio

E rincara la dose: “È finito anche un nostro ragazzo di 18 anni in ospedale per i graffi che gli ha fatto lui. Ma se loro vogliono aumentare la dose con questo comunicato lo faremo anche noi, anzi, faremo il doppio, denunciando chi dice falsità e ci diffama“.

Gestione cookie