In un casolare, in condizioni malsane, scoperto un allevamento lager, realizzato un allevamento abusivo di cani delle razze jack russell e pitbull. Gli animali erano in pessimo stato igienico sanitario, costretti a vivere rinchiusi al buio e tra gli escrementi. I cuccioli provenienti dall’allevamento venivano venduti online o ad acquirenti compiacenti disposti a spuntare prezzi concorrenziali noncuranti della provenienza illecita degli animali. Sempre a Ortona è stato denunciato un uomo che deteneva un simil-setter costretto a vivere chiuso in un appartamento senza luce e sommerso dai rifiuti. Riconosciuto lo stato di grave degrado e constatato dai veterinari dell’Asl il maltrattamento a cui erano sottoposti, tutti i cani sono stati sequestrati e affidati in custodia giudiziale a strutture ricettive capaci di garantire le adeguate cure agli animali.
Nell’ambito della stessa campagna di accertamenti, ad aprile e giugno, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 2.000 euro: le contestazioni riguardano omessa iscrizione di cani all’Anagrafe Canina regionale, mancata denuncia di smarrimento di cani di proprietà e abitudine di tenere i cani legati a catena, pur essendo tale pratica espressamente vietata.
”Gli interventi dei Carabinieri Forestali – si legge in una nota del colonnello Nevio Salvini, comandante del gruppo di Chieti – puntano a sensibilizzare i proprietari di cani affinché attuino comportamenti responsabili sia all’atto dell’acquisto di cuccioli, che deve rivolgersi a canali ufficiali, sia nella gestione del fedele amico che ha diritto a una vita rispettosa delle sue condizioni etologiche e dei suoi diritti tutelati dalla legge”.