Vasto. “Potremmo ricorrere alla nota canzone rock per ripercorrere queste settimane di mobilitazione del nostro Comitato. La raccolta firme sulla petizione da noi lanciata prosegue, ottenendo un numero di firme e sostegni anche oltre le nostre aspettative. Siamo ormai oltre 2000 firme raccolte. E altre persone, che ci hanno contattato sulla nostra pagina facebook e alla email comitatocomprensoriovastese@gmail.com, stanno raccogliendo autonomamente.
Dalle istituzioni locali e regionali registriamo un crescente aumento del no al progetto della Cupello Ambiente: vari sindaci del territorio, i cosiglieri di opposizione di Vasto Suriani e Laudazi, i consiglieri regionali Smargiassi e Olivieri, il sottosegretario Mazzocca. Non abbiamo ancora notizia, invece, di altri rappresentanti istituzionali che – nonostante la crescente mobilitazione popolare attorno al progetto non si sono ancora espressi. A partire dal sindaco del Comune che già ospita la discarica Civeta, Cupello.
Il prossimo 15 novembre il Comitato Valutazione Impatto Ambientale della Regione Abruzzo tornerà a discutere, dopo gli ultimi due rinvii di dicembre 2017 e luglio di quest’anno, del progetto di discarica a Furci. Un progetto presentato la prima volta il 5 dicembre 2005, archiviato una prima volta il 15 marzo 2015 e resuscitato a marzo dell’anno scorso. Nella petizione lanciata dal nostro comitato, uno dei punti pone l’attenzione sull’effetto cumulo del progetto della Cupello Ambiente con altri impianti e progetti nella stessa area. A partire, appunto, dal progetto di Furci. L’attenzione al territorio e alla salute non può prescindere, come sottolinea la petizione, da una valutazione generale e un quadro d’insieme del territorio. Dalle quasi 2000 firme alla petizione e dalla mobilitazione che stiamo portando avanti da quasi 3 mesi parte quindi una netta richiesta ai commissari regionali: si chiuda una volta per tutte la vicenda di Furci archiviando – questa volta definitivamente – il progetto di discarica presentato dalla Vallecena srl”. Si legge così in una nota del Comitato Difesa Comprensorio Vastese.