Al termine di una prolungata e ininterrotta attività investigativa, coordinata dall’ autorità giudiziaria, i carabinieri della Compagnia di Lanciano hanno individuato i responsabili che hanno partecipato alle fasi dell’aggressione, avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi, ai danni di un 18enne del posto. Si tratta di cinque giovani del luogo.
Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti investigativi finalizzati a meglio precisare le fasi esatte dell’aggressione e la misura delle responsabilità di ognuno. Il 18enne è ancora in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara, in condizioni definite ‘stabili’, restando comunque in prognosi riservata: l’evoluzione del quadro clinico dovrà essere valutata quando sarà ridotta la sedazione, procedura che potrebbe iniziare già da domani.
‘L’episodio di Lanciano va enucleato da tutto quello che è un contesto generale che non è la movida, che non è il disagio giovanile. E’ un episodio molto particolare, che riguarda situazioni di degrado che in tutto il mondo esistono. Non è che Lanciano è diventato il centro di tutta la delinquenza della provincia di Chieti, non è così: il degrado c’è a Lanciano e in tutti i paesini, paesi e città della provincia di Chieti. Ciò detto è chiaro dobbiamo subito risaltare la grande efficienza delle forze dell’ordine che neanche in 24 ore hanno subito individuato chi era il gruppo autore dell’aggressione, tra quelli c’è sicuramente quello che ha tirato il pugno”.
Lo ha detto il prefetto di Chieti Armando Forgione al termine della riunione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica riunitosi oggi a Chieti durante il quale si è parlato della misure contenute nel Dpcm del 20 ottobre ma anche della violenta aggressione a un 18enne di Lanciano avvento nella notte fra sabato e domenica.
La Prefettura è pronta a diffidare la società proprietaria dell’area in cui è avvenuta l’aggressione, ovvero la società di trasporti Tua, se l’area non verrà ripulita. E il Comune di Lanciano, secondo quanto si è appreso, ha già invitato Tua a farlo. ”Qualora non fosse adempiente – ha detto Forgione – siamo pronti a intervenire con una diffida chiara e ufficiale nei confronti della società, a quelli che sono i responsabili di quell’area”.