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Cronaca Chieti

Guardiagrele, l’associazione Progetto Noemi inaugura ascensore a Santa Maria Maggiore

Guardiagrele. Grazie a Noemi, la bimba coraggio affetta da Sma1, la chiesa di Santa Maria Maggiore a Guardiagrele avrà il suo ascensore, per consentire l’accesso a disabili ed anziani.

Un regalo della piccola che, ad appena 7 anni, con l’associazione Progetto Noemi, a cui il papà Andrea Sciarretta si dedica con anima e corpo, continua a fare tanto per chi è affetto da gravi disabilità.

Con un intervento atteso da oltre 30 anni verranno così abbattute le barriere in uno dei luoghi simbolo di Guardiagrele che, a causa dei gradini della storica scalinata, era difficilmente accessibile ai disabili.

GIOVEDI’ 12 alle 18, ci sarà l’inaugurazione dell’ascensore alla presenza del parroco don Nicola Del Bianco, monsignor Bruno Forte, arcivescovo della Diocesi Chieti-Vasto e, ovviamente, di Noemi, che taglierà il nastro.

“Abbiamo messo in piedi il progetto ad aprile e oggi, ad una manciata di mesi, abbiamo raggiunto il traguardo – spiega Andrea Sciarretta – Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il contributo, in primo luogo di monsignor Bruno Forte, che ci ha subito sostenuti, e poi all’aiuto delle associazioni e imprenditori locali che hanno risposto al nostro appello e contribuendo con le donazioni. Tutti i loro nomi verranno ricordati per sempre da una targa da apporre vicino all’ascensore”.

Il costo complessivo è di 27mila euro ma, come spiegato dal papà di Noemi, nell’esecuzione dei lavori è stato restaurato anche un dipinto del ‘300, in prossimità dell’ascensore, un ulteriore intervento finanziato, anche in questo caso, grazie a imprenditori locali.

Hanno contribuito alle spese per l’ascensore l’Associazione Progetto Noemi ONLUS , la Caritas Diocesana di Chieti, monsignor Bruno Forte, la Parrocchia di Santa Maria Maggiore, Ubi Banca, Mdm Ascensori, l’associazione Amici della Piana, la Comunità Guardiese.

“E’ una rivoluzione per il nostro territorio – aggiunge Sciarretta – e non solo dal punto di vista sociale ma anche per il turismo accessibile. Impensabile che uno dei gioielli di Guardiagrele non potesse essere visitato da portatori di disabilità o da persone con difficoltà a deambulare. Abbiamo reso accessibile a tutti un pezzo di storia. Un opera attesa da 30 anni. Un grazie sincero per l’aiuto dei tanti che ci hanno supportato, nel nome di Noemi, che continua a fare piccoli grandi miracoli”.