Atessa. “Apprendiamo attraverso la stampa che questa mattina è scattato il sequestro dell’azienda Blutec spa e gli arresti domiciliari per il presidente del consiglio di amministrazione e l’amministratore delegato Roberto Ginatta e Cosimo Di Cursi. I due manager sono accusati di aver utilizzato 16 milioni di fondi pubblici indirizzati allo sviluppo dell’azienda ed in particolare dello stabilimento di Termini Imerese”.
Si legge così in una nota di Usb Abruzzo, che prosegue: “Come più volte abbiamo segnalato e, come dimostrato dalle numerose iniziative di sciopero messe in campo dai lavoratori sia nello stabilimento di Termini Imerese come in quelli di Atessa e Tito Scalo, il futuro dell’azienda è appeso ad un filo come la vita e il salario di centinaia di lavoratori.
Abbiamo avuto, a ridosso delle elezioni regionali abruzzesi, in un tavolo ministeriale convocato ad hoc per lo stabilimento di Atessa, delle rassicurazioni rispetto ad una trattativa per l’acquisizione dell’azienda da parte della Ma s.r.l.. Ci eravamo lasciati al tavolo con la promessa della riconvocazione di un nuovo incontro al ministero per la fine di febbraio. Ad oggi non c’è stata nessuna riconvocazione e anzi, ci svegliamo questa mattina leggendo sui giornali che la Blutec è posta sotto sequestro e che i manager sono stati arrestati.
A questo punto tutte le nostre preoccupazioni sono diventate realtà, chiediamo a gran voce l’immediata convocazione del tavolo ministeriale e la presa in carico da parte del Governo e del Ministro del Lavoro del futuro dello stabilimento”.