Chieti. Troppa dispersione di attività e servizi, sul territorio e in qualche ospedale, troppi edifici e padiglioni da riscaldare. E in tempi di austerity energetica un’azienda che produce salute non può permettersi di bruciare letteralmente le risorse a disposizione togliendole all’assistenza. Queste le ragioni che ispirano la decisione della Direzione Asl di trasferire nel vecchio “Ss. Annunziata” i pochi uffici attualmente ubicati presso la palazzina ex Inam al centro di Chieti, e concentrare ai piani inferiori le attività dell’ospedale di Ortona.
Ottimizzare: è questo l’imperativo per far fronte ai rincari energetici che per l’Azienda sanitaria della provincia di Chieti hanno già cifre da capogiro: se nel 2021 la spesa per energia elettrica e gas era pari 16.7 milioni, per l’anno in corso ne occorrono 40.3, e lo stesso vale per il 2023.
“Sono costi che vanno ridotti recuperando efficienza dove si può – precisa il Direttore generale Thomas Schael – perché i fondi a disposizione non sono illimitati, e per far fronte agli aumenti non possiamo incidere sull’assistenza che resta la nostra priorità. Solo per fare un esempio: i consumi energetici dei 3 apparecchi di risonanza magnetica presenti nei nostri ospedali sono pari a quelli di 360 famiglie, così come corrispondo a 215 famiglie quelli dei due acceleratori lineari della Radioterapia. Se si aggiungono Tac, angiografi e altri apparecchi, l’alta tecnologia consuma in anno quanto mille famiglie, un quartiere di una città, ma è evidente che su questo fronte non esistono margini di manovra. Le scelte a cui stiamo dando corso, invece, pur necessarie, non penalizzano le attività, che vanno concentrate in spazi nei quali non tutti gli ambienti sono utilizzati. In sostanza, abbiamo aree semivuote e altre nelle quali restano ancora stanze a disposizione: tenere gli impianti accesi in entrambe è uno spreco inaccettabile in tempi come questi, che impongono decisioni e comportamenti virtuosi”.
Si interviene, dunque, dove si può, tenendo presente che i rincari, che già pesano per circa 25 milioni sui conti, equivalgono agli investimenti in tecnologie previsti in 5 anni con il Pnrr per la realizzazione di Case e ospedali di Comunità e Centrali operative territoriali: si rischia di vanificare tutto in assenza di misure di contenimento della spesa energetica. Oltre all’ottimizzazione degli spazi la Asl conta di risparmiare anche attraverso l’installazione di 10 mila nuove lampade a led e soluzioni green, come la riqualificazione energetica attraverso la coibentazione di alcune strutture, come i Distretti di Torricella Peligna e Villa Santa Maria e l’ospedale di Chieti. Il piano prevede un risparmio di circa 2 milioni, pari al 5% dell’intera spesa per l’energia, per far fronte alla quale la Asl, al pari delle altre associate alla FIASO, a cui fanno capo le aziende sanitarie di tutta Italia, aspetta dal Governo un aiuto consistente.