Sei persone sono state denunciate, 24 i trasgressori sanzionati per un importo complessivo di circa 158.000 euro e due aree boschive sono state sottoposte a sequestro nell’ambito dei 181 controlli su 36 persone che i militari delle stazioni Carabinieri Forestale dipendenti dal Gruppo di Chieti hanno effettuato nel primo trimestre 2019, controlli che hanno riguardato le utilizzazioni boschive e che avevano l’obiettivo di verificare il rispetto delle norme che disciplinano le operazioni di taglio dei boschi.
state contestate violazioni al Decreto legislativo 42/2004 ovvero al Codice dei beni culturali e del paesaggio, e i reati di danneggiamento distruzione o deturpamento di bellezze naturali e furto aggravato di legname.
In un caso è stato riscontrato il taglio di oltre 1.200 metri quadrati di bosco di latifoglie con la tecnica del taglio raso in area sottoposta a vincolo paesaggistico, in un’altra area è stato accertato il taglio abusivo di 19 piante di alto fusto, mentre in un bosco di proprietà comunale è stato rilevato un furto di legna. Per quanto riguarda l’attività di accertamento delle violazioni di carattere amministrativo in applicazione della Legge regionale n.3/2014 sono stati accertati 18 illeciti amministrativi, per un importo contestato di oltre 78 mila euro.
Le infrazioni più frequentemente riscontrate – si legge in una nota del comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Chieti, colonnello Nevio Savini – sono ascrivibili alla mancata comunicazione dell’effettuazione dell’intervento selvicolturale all’Ente competente, all’inosservanza delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni regionali, alla non corretta esecuzione del taglio.
Nel corso dei controlli è stato accertato il danneggiamento di un albero monumentale inserito nell’Elenco nazionale degli alberi monumentali, istituito ai sensi della Legge n.10 del 2013 per il quale sono state elevate quattro sanzioni amministrative per un importo complessivo di 40.000 euro. Rilevate anche due violazioni amministrative per un importo di 40.000 euro riconducibili alla Legge regionale n.6/2008 che reca disposizioni in materia di tutela delle piante di olivo.
Il settore – conclude la nota – continuerà – la nota – ad essere sottoposto ad attenzione costante al fine di prevenire o reprimere comportamenti illeciti che possano danneggiare i soprassuoli boschivi o piante tutelate come l’olivo, riconosciuto ”elemento caratterizzante del paesaggio e dell’ambiente della Regione Abruzzo” o gli alberi monumentali veri ”patriarchi verdi” che si contraddistinguono non solo per l’elevato valore paesaggistico ed ambientale, ma anche per la grande importanza antropologico-culturale.