Di Pietro è stata assolta da quest’ultima imputazione perché il fatto non sussiste e dall’abuso per non aver commesso il fatto. Il pubblico ministero Giancarlo Ciani aveva chiesto un anno di reclusione per Flacco e un anno e 4 mesi per Di Pietro, entrambi presenti all’udienza che si è conclusa al termine di una camera di consiglio durata un’ora.
Secondo l’accusa, Flacco avrebbe nominato Di Pietro direttore amministrativo dell’azienda sanitaria Lanciano Vasto Chieti nonostante fosse a conoscenza del fatto che non possedeva i requisiti, ovvero lo svolgimento, almeno per 5 anni, di una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private.
Di Pietro attestò al Dg di aver ricoperto per 5 anni la qualifica di direttore di una struttura sanitaria, ovvero l’ex Onpi di Spoltore, struttura che invece avrebbe svolto attività socio assistenziale.
La vicenda prese le mosse dall’esposto-denuncia presentato alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti da Mauro Febbo, nella sua qualità di presidente della Commissione di vigilanza della Regione Abruzzo. Nell’ottobre 2017 la Corte dei Conti aveva disposto l’archiviazione del procedimento.