L’Amministrazione: “Documento strategico, uno strumento importante per costruire il futuro sviluppo della città”
Chieti. Da poche ore si è conclusa la tre giorni di interviste e di indagini sulla città svolte dai ricercatori dell’Associazione Mecenate 90, in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne di Unioncamere e l’adesione del Comune di Chieti, finalizzate alla stesura del II Rapporto “L’Italia Policentrica. Il fermento delle città intermedie”, città che sorgono tra aree metropolitane e aree interne. I questionari sono iniziati con il sindaco e hanno coinvolto sia interlocutori politici che soggetti rappresentativi delle forze sociali, culturali ed economiche della città, scelti dai ricercatori secondo i parametri richiesti dal modello d’indagine.
“Abbiamo aderito a un’iniziativa rodata e portata avanti da esperti di settore per restituire dignità e futuro alle realtà che stanno a mezzo fra le città piccole e le realtà metropolitane – spiegano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche Europee Chiara Zappalorto – questo potrà accadere attraverso progetti e piani strategici ad hoc che, in base alla fotografia che emergerà dal rapporto, potranno essere più puntuali e aderenti alle esigenze della città in questo momento. Chieti è oggi l’unica realtà abruzzese a entrare in un circuito nazionale aperto al futuro, fatto di progetti, risorse, professionalità pronte ad aiutare per ridisegnare i territori. La nostra città ha scelto di partecipare al Rapporto, perché siamo convinti che il policentrismo sia il tratto caratteristico del
Paese e che le città non metropolitane rappresentino una straordinaria piattaforma di innovazione economica, sociale e in grado di generare uno sviluppo coerente con gli obiettivi del PNRR. Siamo quindi lieti che Chieti sia stata indicata come una delle 10 Città oggetto delle ricerche. Tale fotografia della città sarà composta anche grazie a preziosi tasselli che arrivano dalle istituzioni, dalle forze economiche culturali del nostro territorio che ringraziamo per aver risposto all’invito e partecipato alla costruzione del rapporto che terrà conto dei tasselli avuti da ognuna di esse in modo impersonale per comporre la fotografia del tutto”.
“La specificità e la storia del nostro territorio meritavano di entrare a fare parte di questa rete, che consta di altri 9 Comuni d’Italia, di cui il nostro è l’unico in Abruzzo – illustra il consigliere Edoardo Raimondi che ha fatto da ponte con l’associazione – Quando ho incontrato per la prima volta il presidente di Mecenate 90, l’amico Ledo Prato , ho subito pensato che questa fosse un’occasione da non perdere. Interpellando i principali stakeholders della città per recepire racconti, descrizioni, bisogni e aspirazioni (dagli amministratori comunali sino al mondo dell’industria e del commercio, per arrivare nell’ambito del terzo settore), i ricercatori hanno dato vita a un primo importante passo per costruire, una buona volta e in modo inedito, un vero percorso di partecipazione collettiva finalizzato a ridisegnare il futuro di Chieti – a partire da quello che Chieti è oggi diventata. Il rapporto, una volta pronto, sarà consegnato al Presidente della Repubblica e divulgato, naturalmente, anche nella nostra città. L’idea è quella di riaprire finalmente un dibattito pubblico e serio sulle strategie da adottare attraverso questo importante strumento d’analisi rigorosa (piani strategici della città, piano regolatore, progettazione e rigenerazione urbana, sostenibilità e via dicendo). Questo rapporto sarà uno strumento utilissimo per tornare a capire il nostro presente, così da immaginare un futuro possibile. È per tutte queste ragioni che, intanto, voglio anch’io ringraziare tutti coloro che hanno accettato di far parte di questo nuovo inizio con entusiasmo e disponibilità”.