Il sindaco Diego Ferrara spiega la scelta: “Con un organico dimezzato il Comune ha intercettato una mole imponente risorse, la sinergia è necessaria per snellire procedure e tempi e non sovraccaricare la struttura comunale”
Chieti. Avanza la procedura di realizzazione della grande mole di opere finanziate con i fondi del PNRR, grazie al costante lavoro di Giunta e struttura comunale, al fine di rendere possibile alla città una programmazione importante, nonostante le risorse contingentate dal piano di riequilibrio economico e finanziario. A tale fine e a fronte della carenza di organico tecnico dell’Ente, la Giunta ha deliberato un’intesa con l’Aric, l’Agenzia regionale di Informatica e Committenza della Regione Abruzzo per l’espletamento di procedure di gara aventi ad oggetto la realizzazione di interventi finanziati nell’ambito del PNRR.
“Abbiamo deciso di agire in tal senso perché entro settembre il Comune deve procedere all’espletamento di ben sedici gare e deve farlo con un personale sotto organico, in ragione di una cattiva programmazione del settore negli anni– spiega il sindaco Diego Ferrara – L’esigenza di assicurare i tempi previsti dal cronoprogramma di parte dei finanziamenti PNRR senza oberare oltre la struttura comunale, che ringraziamo per gli sforzi fatti finora, ci costringe, nostro malgrado, ad attivare una collaborazione con l’Aric, per le attività che questa è in grado di garantire, essendo l’Agenzia un ente nato per fare da centrale unica di committenza anche dei Comuni. La procedura riguarderà: la ristrutturazione e rifunzionalizzazione: di Palazzo Massangioli ed ex Cinema Eden; delle scuole Nolli e dell’ex asilo Principessa di Piemonte; della riqualificazione di Piazza Trento e Trieste, del progetto Corso Tiburtina, Piazza calanchi e Colle Marconi; degli interventi di riqualificazione del sottopasso pedonale e del parco della Stazione con annessi parcheggi; della stazione cicloviaria che nascerà a Chieti Scalo. Un pacchetto importante di interventi su cui terremo costantemente informata la città, perché comprenda i grandi cambiamenti a cui andremo incontro nei prossimi anni e se ne senta parte attiva”.