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Chieti, Commissioni su piazza San Giustino: si fa il punto su lavori e reperti

Comune e Soprintendenza: “La riqualificazione arricchisce la città di storia e di una piazza di nuovo funzionale”

Chieti. Commissioni congiunte Cultura e Lavori pubblici, presiedute dai consiglieri Luca Amicone e Vincenzo Ginefra, stamane al Museo Barbella a proposito dei lavori di riqualificazione di Piazza San Giustino. Una riunione a cui hanno preso parte anche il sindaco Diego Ferrara, gli assessori a Cultura e Lavori Pubblici, Paolo De Cesare e Stefano Rispoli, la Soprintendente all’Archeologia, Beni culturali e Paesaggio Rosaria Mencarelli con l’architetto Giorgio Pezzi e l’archeologa Rosanna Tuteri e lo staff degli addetti ai lavori.

“Sulla scorta dell’intesa già esistente fra Comune e Soprintendenza, la Commissione congiunta è servita ad avere cognizione del lavoro fatto e del prosieguo dell’opera di riqualificazione – così Luca Amicone, presidente della Commissione Cultura e Vincenzo Ginefra, presidente della Commissione Lavori Pubblici – in nome della trasparenza e del confronto che anche attraverso questo organismo è stato assicurato da chi oggi guida la città. Abbiamo poi scelto di fare una commissione congiunta, perché argomenti che riguardano settori diversi non possono essere affrontati a compartimenti stagni e anche perché la Cultura abbia lo stesso peso e la stessa attenzione dei lavori pubblici e di altre realtà, soprattutto quando l’argomento da trattare è la rinascita della piazza principale della città. Utile che tutto lo staff operativo sugli scavi e sui lavori abbia potuto esporre lo stato dell’arte, in modo da avere cognizione circa i tempi, i modi e le scelte più oculate sia a tutela del patrimonio ritrovato sotto terra, sia a vantaggio della città che non può restare oltre senza la sua agorà principale, su cui, peraltro, si affacciano la cattedrale e gli uffici giudiziari. Ribadito lo stretto rapporto fra Comune e Soprintendenza, sodalizio che ha espresso il massimo della collaborazione circa i lavori: i referenti tecnici hanno precisato che gli interventi dovranno essere conclusi nel 2022; che i reperti e le presenze emersi saranno valorizzati nel modo migliore, senza mutilare il patrimonio culturale di cui sono parte integrante; che la piazza sarà all’altezza di un capoluogo qual è Chieti, moderna, accogliente, bella, come si deve al cuore della città intorno a cui gravita tutto il nostro centro storico, che tutti vogliamo veder tornare completo e accessibile al più presto”.

“Questa mattina abbiamo avuto modo di riprecisare i termini di una sinergia voluta sin dal primo giorno di governo della città – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Cultura Paolo De Cesare – Siamo colpiti da tutto ciò che è emerso negli scavi e, con la Soprintendenza, convinti che tale patrimonio debba divenire parte integrante della vita e della storia cittadina. Per tale ragione studieremo insieme l’allestimento del centro che sarà ospitato sotto Palazzo d’Achille, spazi che saranno recuperati e fruiti dalla città, perché si abbia cognizione dei tesori rinvenuti attraverso i lavori e dove questi possano essere contestualizzati rispetto agli impianti e alle epoche storiche di appartenenza. Una narrazione, nel pieno rispetto del patrimonio culturale, che vedrà interprete la nostra storia, nella nostra piazza, che è necessario restituire alla città, affinché possa assolvere alla sua naturale funzione di luogo aggregativo”.

“Stiamo lavorando insieme per veder rinascere piazza San Giustino con una finalità del tutto nuova e moderna – così l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli e la Soprintendente Rosaria Mencarelli – Sarà un luogo di elevata qualità e fruibilità, come si conviene a uno spazio di riferimento in una città come la nostra. I materiali, le architetture, gli arredi, saranno in linea con l’esigenza di esaltare la storicità della piazza e di ciò che essa custodisce. Tutto ciò che era possibile astrarre senza ledere il patrimonio culturale di provenienza, sarà in mostra negli spazi ubicati sotto il palazzo comunale, ci sarà una sezione espositiva dei reperti emersi dagli scavi e anche una più narrativa per illustrare il grande e delicato lavoro che è stato fatto, nonché per ricostruire valore e importanza di ogni ritrovamento, affinché i visitatori possano averne cognizione precisa. I lavori saranno completati con la certezza di aver fatto il massimo per valorizzare i ritrovamenti e averlo fatto insieme, in modo da avere una visione unica e finalmente condivisa in merito agli scavi e alle presenze archeologiche di cui la città è ricca”.